Quantcast
Channel: Linguaglossa – Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province
Viewing all 163 articles
Browse latest View live

Nicolosi e Linguaglossa per tre giorni saranno le capitali dello sci alpinismo

$
0
0

Sarà infatti il Comune di Nicolosi ad ospitare le squadre, il comitato organizzatore e tutto lo staff tecnico dei campionati europei di sci alpinismo, ma le gare si svolgeranno sulle nevi di Linguaglossa a Piano Provenzana Etna Nord.
Per tre giorni l’Etna sarà quindi assieme agli atleti protagonista indiscussa dell’evento sportivo valido come prima tappa di qualificazione alle Olimpiadi Giovanili di Losanna.

A partire da domani giovedì 22 febbraio fino a sabato 24, gli atleti correranno a Piano Provenzana e non sul versante sud come inizialmente programmato. I campionati erano stati annullati sia per la carenza di neve del mese scorso, ma anche per delle difficoltà economiche, dopo il taglio di un contributo regionale da parte dell’Assessorato al Turismo.

Il comitato organizzatore ha poi rivisto la decisione anche per le abbondanti nevicate delle ultime settimane sull’Etna e ha dato l’ok alla manifestazione che come si augurano gli operatori attirerà molti turisti e sciatori, che non perderanno l’occasione per ammirare lo splendido paesaggio offerto dal nostro vulcano.

Questa mattina presso l’Aula consiliare del Comune di Nicolosi il sindaco Angelo Pulvirenti e il sindaco di Linguaglossa Salvatore Puglisi, alla presenza del comitato organizzatore, hanno firmato un gemellaggio Etna Sud – Etna Nord e hanno presentato il programma definitivo delle gare.

 

L'articolo Nicolosi e Linguaglossa per tre giorni saranno le capitali dello sci alpinismo sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.


Linguaglossa “in Serie A” con lo storico ed incorruttibile arbitro Gaetano Mascali

$
0
0

Ottant’anni fa il Comune etneo dava i natali al compianto direttore di gara distintosi per spiccata integrità morale, fino al punto da attirarsi le antipatie di certi “potentati”. Da giovanissimo si trasferì al Nord al seguito del padre e della madre, originaria di Francavilla di Sicilia. Il suo nome è in particolare legato ad un incontro tra la Fiorentina ed il Cagliari

Tra i suoi cittadini illustri il Comune etneo di Linguaglossa può anche vantare il compianto arbitro nazionale di Calcio Gaetano Mascali, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario della nascita.

Gaetano Mascali negli ultimi anni della sua vita

Nelle biografie ufficiali, in realtà, il suo nome è solitamente accostato a località settentrionali della Penisola (come Desenzano del Garda e Brescia) dove colui che sarebbe divenuto un famoso “fischietto” di Serie A si trasferì sin da ragazzo al seguito del padre, benemerito ufficiale linguaglossese dell’Arma dei Carabinieri in servizio al Nord Italia. Ma Gaetano Mascali venne alla luce l’8 maggio del 1938 proprio a Linguaglossa, dove spesso faceva ritorno senza tanti clamori.

A potersi gloriare di questo insigne personaggio è comunque anche la comunità di Francavilla di Sicilia, sul versante messinese della vicina Valle dell’Alcantara, da cui proveniva la madre (della famiglia dei D’Arrigo).

Colpito da un male incurabile, Mascali si è spento poco più che settantenne nell’estate del 2011, e nei mesi precedenti alla dipartita, consapevole dell’imminente fine dei suoi giorni, ha voluto “salutare” i luoghi delle sue origini concedendosi un’ultima vacanza tra Linguaglossa e Francavilla per recarsi a visitare i parenti ed i poderi di sua proprietà.

Mascali (primo da destra) con il celebre calciatore Gigi Riva

Ma chi è stato e cosa ha rappresentato esattamente questo indiscusso protagonista delle domeniche calcistiche (erano i tempi in cui le partite venivano disputate solo nel giorno di festa) degli italiani?

Intanto la sua principale occupazione era quella di insegnante di Matematica in quanto, almeno in Italia, l’arbitraggio non è mai stato considerato un lavoro a tempo pieno, anche perché, necessitando di una forma fisica ottimale, lo si può esercitare mediamente per non più di una decina d’anni.

In Serie A, dove arbitra per otto stagioni, Gaetano Mascali debutta nel 1969 dopo una gavetta, iniziata nel 1956, con le squadre giovanili. Un anno dopo, ossia nel 1970, viene insignito del Premio “Florindo Longagnani” come miglior arbitro debuttante. Si distingue subito per integrità morale ed assoluta osservanza delle regole di gioco, doti queste non sempre gradite ai “piani alti” della F.I.G.C. (Federazione Italiana Gioco Calcio) i quali impongono un brusco “stop” alla sua carriera, precludendogli lo “status” di arbitro internazionale che, di lì a poco, si sarebbe sicuramente meritato.

La mamma francavillese di Gaetano Mascali

La sua parabola discendente inizia esattamente con quella partita, disputata a Firenze negli Anni Settanta, tra la Fiorentina ed il Cagliari entrata a far parte degli annali del Calcio italiano proprio per la scrupolosa osservanza delle regole da parte dell’arbitro Mascali. Quest’ultimo, in pratica, fa cambiare tutti i tacchetti dei giocatori della Fiorentina perché troppo alti e, quindi, potenzialmente pericolosi, così come raccomandato da una circolare della Figc a seguito di un incidente occorso ad un calciatore qualche settimana prima. Gaetano Mascali, che con questo episodio si conquista le prime pagine di tutti i giornali, è l’unico arbitro d’Italia a dare applicazione a quella circolare, che probabilmente deve rimanere solo un ipocrita atto “di facciata”, mentre lui, sempre ligio alle regole, si attiene diligentemente a quanto da essa disposto. Ancora una volta, dunque, il direttore di gara originario di Linguaglossa non intende scendere a compromessi, anche a costo di dover sacrificare la propria carriera.

Gaetano Mascali lascia quindi i grandi stadi di Serie A per andarsi a sedere dietro importanti “scrivanie” in veste di dirigente, ed in particolare di presidente e successivamente commissario della sezione A.I.A. (Associazione Italiana Arbitri) di Brescia.

Mascali nel 1970 mentre riceve il Premio “Longagnani”

Sino a poco tempo prima di esalare l’ultimo respiro, gli piace andare sui campi di gara per visionare i giovani arbitri, con i quali s’intrattiene negli spogliatoi in maniera schietta e cordiale impartendo loro preziose lezioni di sport e di vita.

Eloquente il ricordo di Gaetano Mascali che il suo collega Pasquale Lascialfari (a sua volta deceduto qualche anno dopo) ha affidato alle colonne del “Giornale di Brescia” in occasione della dipartita dell’arbitro linguaglossese: «Per Tano, sul campo di calcio così come pure nella vita, il bianco era bianco ed il nero era nero. Non esistevano vie di mezzo. Ce ne fossero di “Tano” sui nostri campi, sicuramente al Calcio non potrebbe che far del bene».

Rodolfo Amodeo

L'articolo Linguaglossa “in Serie A” con lo storico ed incorruttibile arbitro Gaetano Mascali sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa e gli esperti non pagati: gli Ordini Professionali diffidano il Comune

$
0
0

I rappresentanti provinciali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri hanno minacciato azioni legali qualora il sindaco Salvatore Puglisi dovesse reclutare, com’è sua intenzione, consulenti a titolo gratuito. «Anche la legge – sostengono – prevede l’obbligo di un compenso. Lavorare gratis è, inoltre, un atto di concorrenza sleale»

Può un ente pubblico pretendere prestazioni a titolo gratuito da dei professionisti solo per “amor di patria”? La domanda sorge spontanea al cospetto del sempre più ricorrente ricorso dei sindaci alla richiesta di “aiuto disinteressato” rivolta ad esperti e consulenti vari di cui avvalersi a supporto della loro attività amministrativa.

Una precisa risposta in tal senso è giunta in queste ore al Comune di Linguaglossa, il cui sindaco Salvatore Puglisi sta tentando di ingaggiare gratuitamente esperti nei settori della cultura, del turismo, dell’avvocatura e della ricerca di finanziamenti da destinare all’agricoltura, all’ambiente, all’urbanistica ed ai lavori pubblici. Il relativo bando di reclutamento è stato infatti “passato al setaccio” dagli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri della provincia di Catania (rispettivamente rappresentati dai presidenti Giuseppe Platania, Alessandro Amaro e Paolo Nicolosi), i quali hanno al riguardo diffidato il primo cittadino linguaglossese.

«Per intanto – scrivono in sintesi i rappresentanti di categoria – l’art. 14 della L.R. 7/92, richiamata dallo stesso sindaco di Linguaglossa, recita che “agli esperti deve essere corrisposto un compenso globale pari a quello dei dipendenti in possesso della seconda qualifica dirigenziale”. I nostri codici deontologici hanno inoltre recepito la normativa nazionale sul cosiddetto “equo compenso”, che impone di retribuire i professionisti in proporzione alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, a meno che non sussistano motivi eccezionali, come catastrofi naturali ed improvvise situazioni di emergenza. Al sindaco di Linguaglossa chiediamo pertanto di revocare il suo “avviso sulla ricerca di esperti a titolo gratuito” e diffidiamo altresì gli iscritti ai nostri Ordini Professionali a svolgere prestazioni lavorative gratuite o sottopagate in quanto atti di concorrenza sleale passibili di denuncia».

Dal canto suo il primo cittadino linguaglossese, Salvatore Puglisi, ha replicato sostenendo che «in questi giorni il mio Comune ha dovuto approvare un piano di riequilibrio finanziario pluriennale per scongiurare la dichiarazione di dissesto finanziario, dalla quale sarebbero derivate gravi conseguenze anche per i liberi professionisti creditori del nostro ente, malgrado le norme sull’“equo compenso” che dovrebbero tutelarli. Con tutto ciò, sono disposto ad incontrarmi con i rappresentanti delle organizzazioni professionali per intraprendere, di comune accordo, ogni iniziativa che possa conciliare i rispettivi interessi».

A voler ben riflettere su questa tendenza delle pubbliche amministrazioni a nominare consulenti ed esperti a titolo gratuito, forse sarebbe più logico ed opportuno che un sindaco, onde evitare polemiche, non appena eletto affidasse a determinate professionalità l’incarico di assessore: anziché dover ricercare ulteriori “aiuti gratuiti”, si avrebbero ingegneri, avvocati, architetti e quant’altro che mettono a disposizione le rispettive competenze a fronte di un’indennità di carica. Ma questo, forse, cozza con le regole della politica…

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il sindaco di Linguaglossa, Salvatore Puglisi, e nei riquadri (da sinistra) Giuseppe Platania, Alessandro Amaro e Paolo Nicolosi, rispettivamente presidenti degli Ordini degli Ingegneri, Architetti e Geometri della provincia di Catania

L'articolo Linguaglossa e gli esperti non pagati: gli Ordini Professionali diffidano il Comune sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Fiumefreddo, successo per la conferenza sulla Via Crucis realizzata dal Maestro Incorpora

$
0
0

La Chiesa Maria Santissima del Rosario del quartiere Castello di Fiumefreddo di Sicilia è stata teatro di un incontro-conferenza organizzato dalla locale Pro Loco e dalla parrocchia il cui tema è stato suggerito dalla Via Crucis realizzata dal maestro Salvatore Incorpora di Linguaglossa che è posta nell’edificio sacro.

Alla presenza delle autorità civili e religiose fiumefreddesi e linguaglossesi, oltre che di un folto pubblico, dopo un breve saluto del Parroco don Alberto Nicita l’incontro ha preso il via sviluppandosi tra i vari interventi e i canti delle due corali “San Giuseppe” e “Don Antonino Maugeri”.

Le relazioni ufficiali tenute dai relatori principali, Sua Eccellenza don Paolo Urso Vescovo Emerito, e Sergio Cristaldi Professore ordinario di letteratura all’Università di Catania, si sono soffermate rispettivamente su due temi: “La Via Crucis continua… ma non siamo soli” ed “Agonia e resurrezione del figurativo”.

Ai due illustri conferenzieri si sono aggiunti inoltre il Presidente della Pro Loco Leonardo Alessio e Alfio Monaco che si sono soffermati sugli obiettivi principali di rivalutazione dell’immagine del territorio di Fiumefreddo.

Don Paolo Urso riprendendo alcuni concetti dal catalogo illustrato “La via della Passione”, che per l’occasione è stato realizzato e presentato dall’Associazione Salvatore Incorpora, e rifacendosi a diversi scrittori contemporanei che hanno colto lo spirito della sofferenza cristiana, si è soffermato in particolare sulla fisicità straziante di alcune stazioni della via della Passione di Incorpora – “le braccia aperte come due grandi ali spiegate… perché Dio vuole continuare ad abbracciare l’uomo” – suggerendo alcune profonde riflessioni che riportano alla trascendenza totale del messaggio cristiano.

Il professore Cristaldi ha messo l’accento, invece, sul percorso artistico di Incorpora dal punto di vista religioso laddove, a detta di autorevoli critici tra cui Sgarbi, langue in arte il tema religioso per un periodo molto lungo dell’ultimo millennio. Incorpora “ha colto l’idea di Dio che è dentro di noi” non con forme astratte ma neppure senza imitare “l’ombra del divino”.

Abilità del Maestro linguaglossese è stata invece quella di trovare un nuovo linguaggio figurativo attraverso cui “fondere il divino e l’umano, il verbo e la carne… in questo corpo glorioso che lo spirito riesce ad elevare e trasfigurare”.

A conclusione dell’incontro la figlia dell’artista, Gemma, ha ringraziato gli organizzatori della serata, i conferenzieri, le corali e tutti i presenti, raccontando alcuni particolari degli anni in cui la “via della Passione” fu realizzata dal padre ma anche ricordando il parroco di allora, Padre La Rosa, che ne volle la creazione, la madre Anna e tutti quelli che collaborarono in toto.

Infine sorpresa della serata la presentazione di un bassorilievo inedito in terracotta, “in coena Domini”, che Incorpora aveva realizzato assieme alla via crucis nel ’73, perché fosse posto nella stessa chiesa.

L'articolo Fiumefreddo, successo per la conferenza sulla Via Crucis realizzata dal Maestro Incorpora sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa: il Consiglio comunale approva Dup e bilancio di previsione 2017-2019

$
0
0

All’unanimità dei consiglieri presenti nella seduta consiliare di ieri sera il civico consesso linguaglossese ha approvato il bilancio di previsione 2017-2019 e il Documento Unico di Programmazione. Presenti in aula in otto, il consigliere Davide Spartà di opposizione che ha lasciato l’aula prima del voto e i consiglieri di maggioranza, il presidente del consiglio Aldo Guzzetta, Pinuccia Raiti, Antonella Cannavò, Elisa Motta, Fabio Santoro, Salvatore Malfitana e Nino Di Marco.

L’appello di condivisione, serenità e responsabilità rivolto dal sindaco Salvatore Puglisi ai componenti del civico ha avuto i suoi frutti. Si è detto infatti soddisfatto dell’esito del voto il primo cittadino che ha commentato come l’approvazione del bilancio di previsione instradi l’Ente comunale verso un percorso di normalizzazione.

” Entro i termini statuiti dalla legge – ha detto il sindaco Puglisi – abbiamo approvato il bilancio di previsione che ci darà la possibilità di fare arrivare per tempo i trasferimenti regionali. Il tutto in linea con quanto ci eravamo prefissati: procedere per tempo ed in modo corretto”.

L’approvazione del bilancio permetterà verosimilmente al comune pedemontano, tra questo mese e il prossimo, di ottenere importanti trasferimenti regionali che il sindaco Puglisi ha detto che impegnerà per affrontare il piano di riequilibrio, regolarizzare gli stipendi dei dipendenti comunali, effettuare ulteriori versamenti alla ditta dei rifiuti che opera nel territorio e alla Sicula trasporti.

L'articolo Linguaglossa: il Consiglio comunale approva Dup e bilancio di previsione 2017-2019 sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa: una domenica di volontariato per risanare il torrente San Leonardo

$
0
0

La zona versava da tempo in condizioni di degrado, ma avantieri i giovani della locale associazione “Ascùta”, in collaborazione con quelli del gruppo “Rifiuti Piroclastici”, hanno provveduto a ripulirla

Quella di avantieri a Linguaglossa è stata una domenica all’insegna dell’ambiente e del volontariato. I giovani della locale associazione “Ascùta”, costituitasi nei mesi scorsi, hanno infatti provveduto a ripulire un’intera area del torrente San Leonardo, da tempo nel degrado.

Al loro fianco i volontari del gruppo “Rifiuti Piroclastici”, spesso impegnati in operazioni di questo tipo nel territorio del Parco dell’Etna.

Una parte del torrente San Leonardo prima e dopo la pulitura

Come ha dichiarato più che soddisfatto Raffaele Carriero, presidente di “Ascùta”, «all’iniziativa hanno partecipato in tanti, che ringrazio a nome degli altri rappresentanti della nostra associazione, così come ringraziamo chi ha sponsorizzato questa indimenticabile domenica ed, in particolare, quei commercianti di ferramenta linguaglossesi che ci hanno donato i sacchi ed i guanti utilizzati per l’occasione. Abbiamo in cantiere tanti altri eventi, ma questo tipo di giornata ecologica dovrà diventare un appuntamento periodico».

L’associazione giovanile “Ascùta” si è costituita all’indomani delle elezioni amministrative di Linguaglossa dello scorso giugno e, prima della giornata ecologica di ieri, si è fatta promotrice di diverse iniziative sul fronte dell’informazione politico-amministrativa nell’intento di avvicinare i cittadini alla conoscenza ed alla comprensione degli atti deliberati dalle varie istituzioni locali (Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale).

Con l’originale denominazione dialettale di cui il sodalizio si fregia, ossia “Ascùta” (che in lingua italiana significa “Ascolta”), si intende rivendicare il diritto di poter parlare a chi ha il dovere di mettersi “in ascolto” di una comunità per interpretarne al meglio le esigenze.

“Ascùta” rappresenta anche una sorta di “forum” delle associazioni linguaglossesi in quanto i giovani che ne fanno parte provengono a loro volta da diversi sodalizi socioculturali locali a tutt’oggi operativi.

Rodolfo Amodeo

L'articolo Linguaglossa: una domenica di volontariato per risanare il torrente San Leonardo sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Le due “anime” dell’Etna: un accorato appello in favore del versante Nord

$
0
0

I gestori dei navigatori satellitari e delle autostrade danno maggior “risalto” al contrapposto percorso per raggiungere il vulcano. Da qui la lettera aperta di Alfio Conti, imprenditore turistico di Castiglione di Sicilia, affinché si ponga fine alla “censura” di tutto un territorio sino ad oggi ingiustamente penalizzato malgrado la sua vicinanza a Taormina

Si è soliti affermare che in Italia il Nord è più avvantaggiato rispetto al Sud. Ma se tale contrapposizione geografica la riferiamo all’Etna si verifica il contrario in quanto il versante Nord del vulcano (Linguaglossa e dintorni) risulta essere penalizzato rispetto al versante Sud (Nicolosi e dintorni).

Ad ulteriormente evidenziare tale discriminazione è l’appello lanciato qualche giorno fa dall’imprenditore turistico Alfio Conti ai sindaci di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte Etneo e Randazzo.

«Mi metto nei panni di un turista – ha scritto Conti – che soggiorna a Taormina e che vuole andare a visitare l’Etna, ossia il vulcano attivo più grande d’Europa. Ebbene: sul mio “navigatore” mi si dice che devo uscire allo svincolo autostradale di Giarre per poi proseguire per i Comuni di Santa Venerina e Zafferana e giungere al “Rifugio Sapienza” di Etna Sud. Ma mi domando e dico: ai tantissimi ospiti della “capitale” siciliana del turismo, ossia Taormina, non sarebbe più logico ed onesto indicare il più vicino percorso che conduce ad Etna Nord?! Il problema, comunque, non sta solo nel “navigatore”, ma anche nella segnaletica autostradale. Poco prima dello svincolo di Fiumefreddo di Sicilia, infatti, il cartello che indica il percorso per raggiungere il versante Nord dell’Etna (da Piedimonte, Linguaglossa, Castiglione, Randazzo, ecc.) è completamente nascosto dagli arbusti, mentre quello che indirizza al versante Sud risulta pienamente visibile ad un chilometro di distanza. Ne deduco che forse aveva proprio ragione colui il quale sosteneva che “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca…”. Morale della favola: qualche “mano invisibile” continua premeditatamente a deviare altrove i turisti, togliendo opportunità di sviluppo ai Comuni (Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte, ecc.) del versante Nord dell’Etna».

Alfio Conti è un cittadino castiglionese, e nel suo comprensibile “sfogo” non ha potuto fare a meno di tirare in ballo il suo sindaco Antonio Camarda.

«Il primo cittadino di Castiglione di Sicilia – ha sottolineato l’operatore turistico – ultimamente si gloria pubblicamente di accogliere quindici croceristi a settimana attorniato da un nutrito drappello di assessori, vigili urbani, guide e traduttori, sicuramente in maggior numero rispetto ai visitatori, ai quali peraltro si fa implicitamente capire che per il nostro Comune il turismo è un qualcosa di “eccezionale”. Il nostro sindaco e tutti i suoi colleghi del comprensorio interessato farebbero invece meglio a contattare i gestori dei sistemi di navigazione satellitare e quelli delle autostrade siciliane per invitarli a tenere nella dovuta considerazione il versante Nord dell’Etna, sino ad oggi ingiustamente “offuscato” da quello a Sud».

Dal canto suo, il sindaco di Castiglione di Sicilia, Antonio Camarda, ha rinfacciato sui social network ad Alfio Conti di aver rivestito nel recente passato il ruolo di consigliere comunale senza essere riuscito ad incidere sulle sorti turistiche e socioeconomiche del Comune etneo.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: l’imprenditore turistico Alfio Conti e le due foto dei tratti autostradali in cui appare ben visibile il cartello indicante il percorso per raggiungere il versante Sud dell’Etna, mentre quello per il versante Nord è pressoché totalmente nascosto dalla vegetazione

L'articolo Le due “anime” dell’Etna: un accorato appello in favore del versante Nord sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Fiumara d’Arte e Ospedale San Vincenzo di Taormina: inaugurata mostra permanente “la Cura dell’anima”

$
0
0

Coinvolti 10mila studenti, 500 opere, 200 scuole, 31 Comuni del territorio ionico-etneo

Gioia, soddisfazione e commozione. E soprattutto orgoglio di essere i protagonisti di una grande opera di bellezza e impegno civico che, attraverso la forza dell’arte e dell’amore, potrà essere un prezioso medicamento per l’anima di chi soffre.

Un turbinio di emozioni ha inondato oggi i corridoi, le sale e i reparti dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina durante la cerimonia di consegna delle bandiere-quadro del progetto “Bandiere di Vita: il Valore dell’Essere”, il nuovo dono con cui il presidente della Fondazione Fiumara d’Arte Antonio Presti, si è impegnato per il nosocomio in provincia di Messina.

Un’ulteriore testimonianza del legame instaurato negli anni con il territorio ionico, che ha coinvolto oltre tremila studenti delle duecento scuole del circondario, con la partecipazione dell’associazione Avulss di Gaggi, del Centro psicoeducativo di Trappitello e l’A.ge presente e futuro di Giardini Naxos.

Amicizia, amore, affetti, preghiera e anche ambiente. Il Valore dell’Essere, tema scelto per promuovere il senso dell’identità e della potenza dell’essenza rispetto all’apparire, è stato declinato dai bambini e dai ragazzi delle scuole sotto l’attenta guida degli insegnanti, attraverso i sentimenti più importanti che legano gli essere umani. Nelle opere donate dai ragazzi, grandi tele colorate (240 x 150 cm) corredate da brevi componimenti e racconti personali, costante è stato anche il riferimento alla famiglia come luogo salvifico per l’anima e per il corpo, alcova sicura dove trovare cura e cuore nei momenti di difficoltà.

«In un luogo dove la sofferenza trasuda da ogni angolo – sottolinea il mecenate Antonio Presti – vogliamo lasciare un segno di speranza, un messaggio di Bellezza, in un processo circolare che rappresenta la vita, con i suoi dolori e le sue gioie. Vita che passa sì dalla morte, ma si consegna sempre alla rigenerazione. Ho immaginato questa installazione permanente delle bandiere-quadro come una sorta di potente lavatrice spirituale sia per i malati che, pur vivendo un momento di angoscia, potranno nutrirsi della positività dei messaggi dei ragazzi, sia per gli studenti delle scuole che, attraverso il dono di una propria opera d’arte, nel segno universale dell’altruismo, si sentiranno investiti da una rinnovata fiducia nel valore dell’impegno sociale verso la cura degli altri. I medici e tutti i dipendenti ospedalieri, inoltre, potranno trovare un sostegno etico e morale durante lo svolgimento delle loro attività di cura dei pazienti».

Dono e condivisione si rivelano, come sempre, i punti fermi dell’attività d’Arte e Bellezza della Fondazione, che attraverso la partecipazione, riesce a trasformare il dono in qualcosa da accogliere e da proteggere, il cui valore va oltre l’aspetto puramente materiale. «Avere tanti ragazzi qui con noi – afferma Rosario Cunsolo, direttore sanitario del presidio ospedaliero San Vincenzo di Taormina  – è una vera iniezione di energia e positività. Insieme con Gaetano Sirna, il direttore generale dell’Asp di Messina, abbiamo subito sposato e accolto l’iniziativa di Fiumara d’Arte e del mecenate Presti, intravedendo la forza del progetto che recupera e divulga i valori dell’impegno civile e culturale. Le bandiere, da oggi in questo ospedale, saranno davvero un nutrimento per l’anima».

Grande soddisfazione e riconoscimento da parte di tutte le scuole, gli insegnati e i dirigenti scolastici che hanno aderito all’iniziativa. «Partecipare al progetto ha costituito per la comunità scolastica un valore aggiunto – spiega Rossana Maletta, dirigente del Terzo istituto Comprensivo di Giarre – piccoli e grandi studenti hanno sperimentato il piacere di guardare alla vita da una prospettiva diversa, stimolante, arricchente e profondamente inclusiva».

«L’iniziativa – le fa eco la dirigente dell’istituto comprensivo Santa Teresa di Riva Enza Interdonato – ha rappresentato per i nostri alunni un’opportunità di grande spessore emotivo, culturale, umano e sociale, portandoli a riflettere sul valore dei beni fondamentali e a tradurre questa riflessione in attività artistica esprimendo così il proprio pensiero e la personale sensibilità a favore di chi ne ha più bisogno».

Un sentimento condiviso anche dalla professoressa Rosita Alberti, dirigente dell’I.C di Alì Terme che ha affermato: «un sentito grazie alla Fondazione Fiumara d’Arte e al maestro Antonio Presti per l’evento che ha coinvolto le scuole del comprensorio ionico – etneo, offrendo la possibilità ai nostri giovani di avvicinarsi al senso dell’identità attraverso l’Arte e la Bellezza, restituendo il valore dell’Essere come impegno civile e dono disinteressato».

Impegno civile, solidarietà e altruismo che hanno ancora più valore in un mondo dove l’individualismo sembra essere il male del secolo. «In un mondo sempre più connesso – sottolinea Maria Novelli dirigente Primo Istituto Comprensivo G.Russo di Giarre – e malato di solitudine, dove la rete nasconde bulli e cyber bulli e alimenta la viltà, l’odio per la vita e per l’Essere, noi crediamo nell’importanza dei piccoli gesti quotidiani».

Durante l’inaugurazione della mostra permanente, tutti i dirigenti presenti (Tiziana D’Anna, dirigente Istituto Istruzione Superiore Fermi-Guttuso Giarre, Angela Mancuso, dirigente Istituto Comprensivo Francavilla di Sicilia, Maria Concetta D’Amico, dirigente Istituto Comprensivo Giardini, Luigi Napoli, dirigente Istituto Istruzione Superiore Pugliatti Taormina, Rosaria Curcuruto, vicaria Liceo Amari Linguaglossa, Maria Concetta Muscolino, vicaria Direzione didattica Santa Teresa di Riva, Antonella D’Agostino, vicepreside Istituto comprensivo Macherione Calatabiano) hanno rivolto i loro saluti e ringraziamenti ai presenti, alla Fondazione e all’ente Ospedaliero.

Le bandiere di vita, spazio di libertà di espressione in un percorso etico di crescita e di sensibilizzazione, diventano anche una presa di coscienza nei confronti e da parte del territorio. Il progetto ideato da Antonio Presti ha avuto anche il grande merito di riunire sotto un’unica attività le scuole del vasto territorio ionico-etneo.

Trentuno comuni (Alì Terme, Antillo, Calatabiano, Castelmola, Castiglione di Sicilia, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Giarre, Graniti, Itala, Letojanni, Linguaglossa, Malvagna, Mandanici, Mascali, Moio Alcantara, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Piedimonte Etneo, Riposto Roccalumera, Roccella Valdemone, Savoca, Santa Domenica, Santa Teresa Riva, Sant’Alfio, Sant’Alessio, Scaletta Zanclea, Taormina) hanno rinnovato attraverso l’impegno dei propri studenti, il senso di appartenenza al comprensorio territoriale non solo dal punto di vista geografico, ma anche spirituale.

«Oggi più che mai – conclude Presti – l’anima che nel quotidiano incontra la sofferenza ha trovato la Resilienza della Bellezza. Quella di tutti gli studenti, gli insegnanti, i bambini, le istituzioni, il personale medico e paramedico che coniuga la parola futuro nel potere della Conoscenza»

L'articolo Fiumara d’Arte e Ospedale San Vincenzo di Taormina: inaugurata mostra permanente “la Cura dell’anima” sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.


Linguaglossa non si arrende alla criminalità: riaperta la macelleria incendiata a dicembre

$
0
0

Grazie anche alle donazioni finanziarie di numerosi concittadini ed amici, i giovani imprenditori Nino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono sono riusciti a riavviare la loro attività commerciale di Via Roma, devastata quattro mesi fa da un attentato. Ieri sera la “reinaugurazione” alla presenza di tanta gente e delle massime autorità locali

I giovani imprenditori Nino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono, e più in generale la comunità di Linguaglossa, hanno dato una risposta esemplare ed efficace alla criminalità. Ieri sera, infatti, la macelleria di Cavallaro ed Arcidiacono, incendiata da mani ancora ignote la notte dello scorso 30 dicembre, è stata “reinaugurata” alla presenza del sindaco Salvatore Puglisi, del prete Don Salvatore Blanco e di numerosi cittadini del Comune pedemontano etneo.

In questi quattro e passa mesi i titolari dell’esercizio commerciale, ubicato nella centralissima Via Roma, hanno provveduto a riacquistare gli strumenti di lavoro (banconi, celle frigorifere, ecc.) che erano stati letteralmente devastati da quell’incendio doloso di fine anno, innestato dalla combustione di un fuoristrada “Mitsubishi”, a sua volta introdotto nottetempo all’interno della macelleria col cosiddetto “sistema ariete”, ossia lanciando il veicolo a velocità verso la saracinesca in maniera tale da sfondarla.

Le vittime dell’attentato hanno da ieri sera potuto riavviare la loro attività grazie alla sensibilità di tanti loro concittadini nonché di amici dei Comuni viciniori, che hanno versato dei contributi finanziari volontari su di un apposito conto corrente, ed al supporto dell’Amministrazione Comunale linguaglossese, guidata dal sindaco Salvatore Puglisi, che ha deliberato delle agevolazioni economiche in favore delle imprese che denunciano atti criminali ai loro danni. Un significativo aiuto è venuto inoltre da una cena-spettacolo di beneficenza organizzata nei mesi scorsi da Daniela Cavallaro, sorella di uno dei due imprenditori e molto nota a Linguaglossa e dintorni per i suoi molteplici impegni nel settore dello spettacolo.

«La riapertura della nostra attività – ha dichiarato ieri sera Nino Cavallaro – ci sembra un “sogno”. In realtà siamo usciti fuori da un “incubo”. Per un mese dopo l’attentato non sono più riuscito a frequentare la centralissima zona di Linguaglossa in cui ha sede la nostra attività. E non credevo che saremmo potuti tornare a lavorare come prima. Invece il “miracolo”, nonostante i tanti momenti di scoraggiamento, è avvenuto».

«Io addirittura – ha aggiunto il socio Gianluca Arcidiacono – in questi mesi non ho nemmeno acceso il camino di casa mia a causa della repulsione verso il fuoco derivatami dall’attentato incendiario da noi subito. Il sottoscritto ed il mio socio desideriamo ringraziare i tanti concittadini ed amici, nonché l’Amministrazione Comunale linguaglossese, che ci hanno concretamente aiutato a superare questo momento difficilissimo, non solo dal punto di vista finanziario ma anche psicologico».

Da sinistra: Nino Cavallaro, il sindaco Salvatore Puglisi e Gianluca Arcidiacono durante l’inaugurazione di ieri sera

Dal canto suo, il sindaco Salvatore Puglisi si è dichiarato «fiero di avere dei concittadini che non si sono arresi alle intimidazioni della malavita ma che, anche grazie al sostegno della nostra istituzione comunale, hanno deciso di proseguire quell’attività lavorativa che hanno svolto e sicuramente continueranno a svolgere con tanta passione e competenza al servizio della loro clientela».

Sull’attentato del 30 dicembre scorso alla macelleria di Linguaglossa sono ancora in corso le indagini delle forze dell’ordine, essenzialmente incentrate sull’individuazione dell’autore materiale dell’atto criminoso, ossia quell’uomo, inquadrato dalle telecamere installate in zona, che appare da solo al volante di quel fuoristrada, risultato rubato nel vicino Comune di Piedimonte Etneo ed utilizzato come “miccia”. Sul movente dell’inquietante attentato e sull’eventuale mandante è comunque mistero fitto, anche perché Nino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono affermano di non aver mai ricevuto richieste estorsive.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: il taglio del nastro con, da sinistra, Nino Cavallaro, il sindaco Salvatore Puglisi, Gianluca Arcidiacono e Padre Salvatore Blanco

L'articolo Linguaglossa non si arrende alla criminalità: riaperta la macelleria incendiata a dicembre sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Tragedia sfiorata a Stazzo: famiglia di Linguaglossa cade in acqua con l’auto

$
0
0

Tragedia sfiorata ieri sera nella frazione acese di Stazzo dove un’auto, una Fiat Panda, è caduta in acqua dal porto. All’interno dell’auto una famiglia di Linguaglossa, padre, madre (all’ottavo mese di gravidanza) e il figlio.

Pare che a causa di una distrazione il guidatore non si fosse accorto della fine del molo facendo precipitare la Panda in mare. Fortunatamente gli occupanti dell’auto sono riusciti ad abbandonare l’auto mettendosi in salvo. I tre sono stati condotti dai sanitari del 118 presso l’ospedale di Acireale ma non presentavano ferite.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Acireale ed il nucleo sommozzatori di Catania. Le operazioni di recupero della vettura si sono concluse intorno alle 3 della notte.

L'articolo Tragedia sfiorata a Stazzo: famiglia di Linguaglossa cade in acqua con l’auto sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa e Nicolosi: i due “volti” dell’Etna all’Università

$
0
0

Nella sua interessante tesi di laurea in Economia Aziendale, discussa nei giorni scorsi, Daniele Russo ha effettuato un’attenta e documentata analisi dei motivi per cui il versante nord del vulcano risulta turisticamente meno frequentato rispetto al versante sud, tra carenza di strutture ricettive e di impiantistica e lungaggini burocratiche

Ormai da tempo sono in tanti a denunciare la disparità esistente tra i due “volti” del vulcano Etna per quanto concerne le presenze turistiche, con un versante sud notevolmente più sviluppato rispetto a quello a nord. La questione è adesso approdata anche nelle aule universitarie attraverso l’interessante tesi di Daniele Russo (nella foto), un giovane di Linguaglossa molto impegnato nel sociale e nelle attività a difesa dell’ambiente, laureatosi qualche giorno fa in Economia Aziendale presso l’ateneo di Catania.

“Linguaglossa e Nicolosi – Il turismo sull’Etna ed i limiti allo sviluppo” è il titolo-tema del suo elaborato, che ha avuto come relatore il prof. Rosario Faraci, docente di Economia e Gestione delle Imprese nonché grande appassionato del vulcano siciliano.

Per la dissertazione conclusiva del suo percorso di studi il neo dottore Russo ha scelto questo argomento anche per una questione affettiva in quanto la sua famiglia è stata la prima a svolgere un’attività ristorativa e ricettiva a Piano Provenzana, ossia la stazione sciistica situata sul versante nord dell’Etna che, come prima accennavamo, malgrado la sua indubbia attrattiva registra un numero inferiore di presenze turistiche rispetto al versante sud. Nella sua tesi di laurea Daniele Russo ha effettuato un’accurata disamina delle cause di questa discrepanza, avvalendosi anche dello strumento tipicamente aziendale del “Business Model Canvas”.

«Le classiche analisi dell’Etna – spiega il dottor Russo sintetizzando i contenuti e le conclusioni della sua apprezzata ricerca – ci hanno proposto una visione unitaria di questo bene, meritatamente assurto a patrimonio dell’umanità. Nel mio elaborato, invece, ho analizzato da un punto di vista socioeconomico i due diversi volti del vulcano, la cui vetta si può raggiungere unicamente o dal versante di Linguaglossa (nord) o da quello di Nicolosi (sud).

«Sta di fatto che, sulla base dei dati raccolti da istituti qualificati (come il Parco dell’Etna e l’Osservatorio Turistico Regionale), a Nicolosi si superano annualmente le cinquantamila presenze turistiche mentre a Linguaglossa ci si ferma ad appena diecimila. Un altro dato abbastanza eloquente riguarda i biglietti per il parcheggio di mezza giornata venduti a Piano Provenzana, che sono solamente l’1,05% degli equivalenti ticket staccati a Nicolosi.

«Per giustificare queste differenze c’è chi sostiene che il versante di Nicolosi è più vicino a Catania e quindi all’aeroporto e ad altri importanti servizi. Ma tale argomentazione non mi convince molto in quanto anche Linguaglossa avrebbe la sua “carta vincente” da giocare per colmare questo gap, ossia la vicinanza territoriale ad una rilevantissima realtà turistica quale è il comprensorio di Taormina e Giardini Naxos. Perché, allora, a parità di condizioni geografiche i risultati economici tra il versante nord ed il versante sud sono profondamente diversi?

«Intanto balza subito all’occhio che Nicolosi offre un maggior numero di posti letto rispetto a Linguaglossa (che invece primeggia per numero di aziende agrituristiche). A tal riguardo c’è anche da considerare che, a seguito dell’eruzione distruttiva del 2002, a Piano Provenzana non esistono più strutture ricettive (adesso la mia famiglia gestisce lì solo un piccolo bar).

«Le differenze si riscontrano pure sul fronte infrastrutturale in quanto il versante di Linguaglossa non può certo vantare le cabinovie e gli altri impianti attrattivi di cui è dotato il versante di Nicolosi».

Daniele Russo si è quindi interrogato sui fattori che sino ad oggi hanno determinato queste carenze (scarsa capacità ricettiva ed assenza di un’adeguata impiantistica) del versante nord. Ed alla fine ci si rende conto che a monte ci sono essenzialmente le solite pastoie politico-burocratiche.

«A livello imprenditoriale – fa notare Russo – sul versante sud ci si muove più agevolmente in quanto i lotti su cui insistono buona parte delle strutture ricettive e commerciali sono privati. I terreni di Piano Provenzana sono invece demaniali e ciò comporta vincoli e lungaggini non indifferenti. Basti pensare alla questione dell’affidamento della strada di accesso ai crateri sommitali, con tutte le problematiche che ne conseguono (bandi espletati a ridosso della stagione escursionistica, durata dell’affidamento troppo breve per permettere investimenti seri, improgrammabilità delle stagioni estive, incertezza nell’avvio delle escursioni, ecc.)».

Morale della favola: considerando il tipo di corso di laurea concluso con successo da Daniele Russo, per l’auspicabile sviluppo turistico e socioeconomico del versante nord dell’Etna sarebbe il caso di applicare le fondamentali e sane regole di Economia Aziendale, sicuramente più efficienti e produttive dei criteri di gestione della cosa pubblica.

Rodolfo Amodeo

L'articolo Linguaglossa e Nicolosi: i due “volti” dell’Etna all’Università sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa, a fuoco una abitazione. Un ferito

$
0
0

Alle 14,15 di oggi, diverse squadre dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Catania, sono intervenute per lo spegninento di un incendio abitazione a Linguaglossa, in via S.Nicola.

Giunti sul posto si apprendeva che, il proprietario dell’appartamento, di origini cinesi, era rimasto ustionato ed era già stato trasportato in elisoccorso in ospedale al Cannizzaro a causa delle ferite riportate.

Si provvedeva, dunque, allo spegnimento dell’incendio e a portare fuori dell’abitazione tre bombole GPL che rischiavano di esplodere provocando danni irreparabili.

L’incendio si è diffuso rapidamente anche per la presenza di un notevole quantitativo di materiale plastico presente all’interno dell’abitazione.

I vigili del fuoco intevenuti con diversi mezzi hanno impiegato diverse ore per lo spegnimento dell’incendio e la messa in sicurezza dell’immobile. Alle operazioni hanno preso parte anche i carabinieri della locale Stazione e la polizia locale.

Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento, tuttavia  tra le ipotesi si valuta quella di un corto circuito.

L'articolo Linguaglossa, a fuoco una abitazione. Un ferito sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

La “Capitale Italiana della Cultura” accoglie i sette Comuni dell’Etna Nord

$
0
0

Siglato ieri nel capoluogo siciliano, meritatosi la prestigiosa qualifica per l’anno 2018, un importante protocollo d’intesa tra il primo cittadino di Palermo, Leoluca Orlando, ed i suoi colleghi di Linguaglossa, Castiglione, Piedimonte, Randazzo, Bronte, Maletto e Fiumefreddo

Gli amministratori dei sette Comuni che lo scorso 20 ottobre firmarono un protocollo d’intesa finalizzato a valorizzare e promuovere turisticamente il versante nord dell’Etna, si sono ritrovati ieri a Palermo nella prestigiosa sede di Palazzo delle Aquile, dove sono stati ricevuti dal sindaco del capoluogo siciliano, Leoluca Orlando.

Motivo dell’incontro la sottoscrizione di un ulteriore protocollo d’intesa, stavolta con la città designata “Capitale Italiana della Cultura” per l’anno 2018.

Per le municipalità di Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Piedimonte Etneo, Randazzo, Bronte, Maletto e Fiumefreddo di Sicilia si aprono dunque importanti prospettive, ed in particolare sul fronte del turismo culturale.

Per il primo cittadino linguaglossese Salvatore Puglisi «quella di ieri a Palermo è stata una giornata storica per il comprensorio dell’Etna Nord. Proseguiamo dunque nel solco tracciato dal protocollo del 20 ottobre 2017 nell’intento di favorire insieme lo sviluppo dei nostri sette Comuni sia in chiave turistica che culturale».

«Inserirsi nell’ambito degli eventi legati a Palermo in quanto “Capitale Italiana della Cultura” – aggiunge Antonio Camarda, sindaco di Castiglione di Sicilia – è un’opportunità straordinaria. Già dal prossimo 30 giugno effettueremo nel capoluogo siciliano la prima attività di promozione dei nostri Comuni».

E con riferimento alla cultura, i Comuni del versante nord dell’Etna hanno parecchio da offrire. Basti pensare alla rete dei musei (il museo di scultura all’aperto al Castello Nelson di Bronte, il museo di Linguaglossa intitolato all’insigne concittadino scultore Francesco Messina, il museo civico “Salvo Nibali” a Maletto e quello dell’Opera dei Pupi a Randazzo) ed ai tanti intellettuali ed artisti espressi, sia nel passato che nel presente, dal territorio in questione.

Palermo e l’Etna Nord si apprestano quindi ad intraprendere un rapporto sinergico che vedrà camminare insieme i due contrapposti versanti della nostra isola in un percorso di condivisione e scambio che consentirà ai due “partner” di trarre reciproci benefici. Si prevedono, ad esempio, visite delle scolaresche etnee nel capoluogo e, viceversa, gite d’istruzione degli studenti palermitani nei sette Comuni pedemontani.

«Con la città arabo-normanna – sottolinea al riguardo l’assessore alla Cultura del Comune di Linguaglossa, Andrea Giuseppe Cerra – si apre una virtuosa stagione di confronto, che ci consentirà di far tesoro delle buone pratiche adottate dal capoluogo siciliano sul fronte della promozione culturale e turistica».

Sicuramente una bella “rivincita” per il versante nord del Vulcano che, com’è noto, avverte da sempre, per tutta una serie di motivi, una sorta di “senso di inferiorità” rispetto al contrapposto versante sud.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: sindaci ed amministratori dei Comuni del versante nord dell’Etna a Palazzo delle Aquile con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando

L'articolo La “Capitale Italiana della Cultura” accoglie i sette Comuni dell’Etna Nord sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Voleva creare un “museo fantasma”: sequestro preventivo per un 47enne di Linguaglossa accusato di truffa

$
0
0

Su richiesta della Procura della Repubblica di Milano, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Palermo hanno dato esecuzione ad un provvedimento emesso dal GIP del Tribunale del capoluogo lombardo che ha disposto il sequestro di circa 63.000 euro nei confronti di Antonino Concetto Rosario Raciti, residente a Linguaglossa e rappresentante dell’associazione culturale AST Servizi con sede a Catania.

Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle, partite a seguito di un esposto presentato dal Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana della Regione, hanno consentito di accertare un collaudato sistema di artifizi e raggiri attraverso il quale, nell’ambito del Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013, il Raciti ha ottenuto indebitamente un finanziamento pubblico di oltre 180.000 euro (di cui circa 63.000 erogati nella prima tranche) per la realizzazione di un impianto espositivo museale su “I Castelli di Federico II di Svevia in Sicilia”, che l’indagato avrebbe dovuto realizzare a Catania.

All’esito di complesse attività d’indagine, infatti, è stato accertato che il Raciti ha presentato al citato Dipartimento un’istanza di partecipazione per la concessione di aiuti in regime “de minimis” (aiuti economici concessi dall’Unione Europea entro il limite massimo di 200.000,00 euro), allegando alla sua domanda contratti di comodato d’uso risultati totalmente fittizi.

Più in particolare, sui citati contratti erano riportate firme false di ignari proprietari di immobili che l’istante si era impegnato a utilizzare per la realizzazione del museo. Addirittura i contratti riportavano simboli e contrassegni contraffatti dell’Agenzia delle Entrate di Catania, nonché estremi di registrazione riconducibili a contratti d’affitto completamente diversi da quelli presentati nella domanda di finanziamento.

Il procedimento penale è stato iscritto, per competenza territoriale, presso la Procura della Repubblica di Milano, poiché le somme concesse sono state accreditate nel corso del 2013 su di un conto corrente acceso presso una banca milanese.

L'articolo Voleva creare un “museo fantasma”: sequestro preventivo per un 47enne di Linguaglossa accusato di truffa sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Sicilia, approvata dalla giunta regionale la nuova rete ospedaliera: inserito l’Ospedale di Giarre

$
0
0

La giunta regionale di governo ha approvato la nuova rete ospedaliera della Sicilia. Il documento ufficiale è attualmente in fase di definizione da parte della segreteria di giunta ma la bozza Razza aggiornata con le indicazioni (alcune ma non tutte) provenienti dalle parti sociali ha ottenuto il sì definito dal governo della Regione.

Il percorso è ancora lungo perchè adesso sarà necessario il parere della Commisione Salute e sanità dell’Ars poi il documento dovrà andare al Ministero della Salute per il visto di compatibilità con il decreto Balduzzi e infine al Ministero dell’economia per la compatibilità con gli stanziamenti concorrenti.

Solo dopo questi passaggi la rete dovrà tornare in Sicilia e la Regione dovrà trovare le coperture per le proprie ‘scelte aggiuntive’ e farla entrare in vigore con la pubblicazione in gazzetta.

Il documento prevede la conferma di 7 strutture classificate Dea di II livello, mentre 23 vengono classificate Dea di I livello. Le new entry sono i presidi di Mazara del Vallo e di Marsala, nel Trapanese, quest’ultimo aveva visto un investimento di oltre 40 milioni di euro per la realizzazione dell’ospedale intitolato alla memoria del giudice Paolo Borsellino.

Tra i presidi di base tornano, tra gli altri, le strutture di Giarre e Barcellona Pozzo di Gotto. Il ‘Muscatello’ di Augusta mantiene la qualifica di presidio di zona disagiata per l’elevato rischio ambientale, pronto a ospitare un Centro di alta specializzazione per le patologie oncologiche da esposizione all’amianto. Le altre zone disagiate vengono servite da 11 presidi ospedalieri.

Nel dettaglio la nuova rete prevede oltre 170 posti letto in più rispetto a quelli attivi nel 2016. E circa 150 unità complesse in meno. Si tratta di reparti che vengono, declassati da ‘complessi’ a semplici e dunque vengono posti sotto la direzione di altri reparti anche se hanno una guida sanitaria precisa. Dunque diminuiscono i potenti primari che saranno, appunto, 150 in meno

Nel catanese vede la luce l’Ospedale San Marco di Catania. L’ospedale di Giarre diventa autonomo da Acireale. Cannizzaro, Garibaldi e Vittorio Emanuele mantengono la loro autonomia pur essendo tre strutture di grandi dimensioni nel medesimo territorio. In provincia gli ospedali crescono di una unità: autonomo in quanto struttura in zona disagiata l’ospedale di Militello Val di Catania

“Abbiamo mantenuto molte promesse e messo in campo una cura dimagrante dei punti di accesso privati ridotti quasi del 50% ricavando maggiore spazio per il pubblico. Il documento mette in linea la nuova rete ospedaliera con le disposizioni del decreto Balduzzi – dice l’assessore Ruggero Razza – che sottolinea i risultati ottenuti inserendo il nuovo ospedale San Marco di Catania nella rete e promuovendo l’ospedale di Marsala a Dea di I livello”.

“Abbiamo voluto ascoltare – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – le istanze del territorio e alcune significative indicazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali. Sul piano formale si chiude il contenzioso con le Università di Messina e Catania, che avevano impugnato la rete approvata lo scorso marzo: tutti gli Atenei siciliani, infatti, hanno sottoscritto una formale intesa con il governo della Regione”.

Secondo il governatore, “il passo successivo all’approvazione della Rete ospedaliera dovrà essere la sua compiuta efficacia: quindi dovremo garantire maggiori livelli occupazionali, come già si è mostrato di voler fare con il concorso a tempo indeterminato per gli anestesisti, con la stessa attenzione mostrata verso il precariato che è già in avanzata fase di stabilizzazione”.

“La proposta definitiva – aggiunge l’assessore Razza – riporta l’organizzazione sanitaria nei parametri del decreto Balduzzi e devo dare atto all’Aiop di avere accettato, condividendola, una rete che vede dimagrire i punti di erogazione privati del 50 per cento, consentendo così di non fare pesare in modo eccessivo l’allineamento ai coefficienti previsti dal Decreto nazionale sul sistema pubblico”.

Nell’ambito dell’azienda Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania va segnalata la previsione e l’inserimento con 437 posti letto dell’Ospedale San Marco. Questa decisione consentirà il mantenimento del finanziamento europeo previsto per la realizzazione dell’opera. Come già preannunciato, crescono i posti letto di 1.715 unità e ne vengono, quindi, complessivamente programmati 18.051. Sensibile il miglioramento del rapporto posti letto/strutture complesse, che dal coefficiente 15,5 si allinea a quello 17,1 (a fronte di un standard “Balduzzi” di 17,5).

“Ringrazio il presidente dell’Assemblea regionale e tutte le forze politiche di maggioranza e delle opposizioni – conclude l’assessore Razza – perché, nel dibattito apertosi dopo la presentazione della prima bozza di lavoro alle parti sociali, hanno manifestato grande attenzione per il lavoro fin qui svolto. Raccolgo, pertanto, l’invito che mi è stato avanzato dal presidente Miccichè e dalla presidente La Rocca Ruvolo a illustrare personalmente nella sede della VI Commissione parlamentare il piano di riordino che, in soli sei mesi, il governo Musumeci ha portato a compimento”.

Il documento, adesso, è patrimonio dell’intero governo ma i passaggi successivi non sono né semplici, né veloci né scontati anche se una parte importante del lavoro è fatta.

 

L'articolo Sicilia, approvata dalla giunta regionale la nuova rete ospedaliera: inserito l’Ospedale di Giarre sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.


Piedimonte Etneo, controlli interforze estesi nell’intero compensorio

$
0
0

Imponente attività operativa interforze dei carabinieri della Compagnia di Randazzo supportati dai militari del Battaglione Sicilia e della Guardia di finanza della Compagnia di Riposto che hanno presidiato i punti strategici del centro etneo. Pesanti le sanzioni inflitte per guida di mezzi a due ruote senza casco protettivo e numerosi i sequestri di mezzi a due ruote operati dai militari dell’Arma poiché i rispettivi conducenti sono stati trovati sprovvisti di assicurazione.

Le attività di controllo sono state estese nell’intero comprensorio etneo, a Castiglione di Sicilia, Linguaglossa e Bronte, dove si è proceduto al controllo di soggetti ritenuti di interesse operativo; i militari dell’Arma hanno presidiato i punti maggiormente sensibili del territorio. Eseguite anche numerose perquisizioni veicolari e domiciliari, anche nei quartieri popolari,. Decine le contravvenzioni al Codice della strada per un valore di circa 2 mila euro.

 

L'articolo Piedimonte Etneo, controlli interforze estesi nell’intero compensorio sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa, a fuoco un escavatore

$
0
0

Un escavatore di proprietà di una ditta edile è stato pesantemente danneggiato da un incendio sulle cui cause sono in corso accertamenti. È successo questa mattina in un terreno nell’agro di Linguaglossa, di fronte il locale cimitero. Tempestivo l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco.

L’episodio è stato segnalato ai carabinieri della locale Stazione che hanno effettuato un sopralluogo avviando le indagini di rito.

*foto repertorio

L'articolo Linguaglossa, a fuoco un escavatore sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa: tante “voci” per salutare la brevissima estate 2018

$
0
0

La quinta edizione del festival canoro, organizzato ogni anno dall’associazione “Emozioni e Musica” a conclusione della bella stagione, si è svolta qualche sera addietro presso il teatro del Centro Sociale di Via San Nicola. A trionfare la ventenne di Aci Castello Anna Caruso

Si è svolta con successo alcune sere addietro la quinta edizione del concorso canoro “Voci di fine estate”, organizzato nel Comune etneo di Linguaglossa dalla locale associazione “Emozioni e Musica”, guidata dal presidente Giuseppe Gullotta e dalla direttrice artistica Daniela Cavallaro.

La kermesse avrebbe dovuto tenersi in Piazza Matrice, ma le incerte condizioni meteo hanno consigliato di utilizzare come location la sala teatro del Centro Sociale di Via San Nicola.

Una ventina i concorrenti provenienti dalle province di Catania e Messina che, presentati dalla direttrice artistica Daniela Cavallaro, hanno calcato la scena esibendosi davanti ad una giuria di professionisti della musica, dello spettacolo e della comunicazione, ossia il presidente Angelo Maria Trovato, apprezzato organista e compositore, la pianista e docente di musica Lucia Calvagna, il musicista Alberto Asero ed il sottoscritto giornalista del “Gazzettino Online” Rodolfo Amodeo.

A trionfare è stata Anna Caruso, ventenne di Aci Castello, cimentatasi in un’impeccabile interpretazione dell’impegnativa e raffinata “Route 66”. Secondo classificato il cinquantanovenne Maurizio Di Maria, di Aci Bonaccorsi, che ha intonato “Crocodile Rock” senza far rimpiangere Elton John, mentre il terzo piazzamento è andato alla quattordicenne Alessia Zappalà, di Mascalucia, che ha proposto “Greatest love of all”.

Daniela Cavallaro con tutti i concorrenti (foto di Giuseppe Gullotta)

Riconoscimenti speciali sono andati inoltre a Marian Valica (Premio Critica), Alessandro Viglianisi (Premio Presenza Scenica), Rosario Musumeci (Menzione Giuria) e Federica Bongiovanni (Premio Simpatia intitolato a Rosalba Bonanno, sempre presente alle iniziative dell’associazione “Emozioni e Musica” e prematuramente deceduta nello scorso febbraio).

La serata è stata arricchita dalle esibizioni della cantante Vera Fuselli, delle scuole di ballo “Funny Club” ed “Entra in Scena” di Claudia Patanè e dagli interventi canori della conduttrice e direttrice artistica Daniela Cavallaro, la quale ha interpretato “Meraviglioso” dei Negramaro (dedicandola alla memoria della prima citata Rosalba Bonanno), “Volevo dirti” di Donatella Milani ed un medley dei Ricchi e Poveri.

Nel corso della serata è stata anche messa a sorteggio una cesta di prodotti tipici agroalimentari locali offerta dalla locale macelleria “Bottega della Carne” di Antonino Cavallaro e Gianluca Arcidiacono, ossia i due giovani imprenditori che nello scorso Natale subirono un grave attentato incendiario ai danni del loro esercizio commerciale di Via Roma, che ha potuto recentemente riaprire i battenti grazie alle generose donazioni di tanti privati cittadini ed al sostegno dell’associazione “Emozioni e Musica”.

A riflettori spenti, il presidente dell’associazione organizzatrice “Emozioni e Musica”, Giuseppe Gullotta, si è dichiarato soddisfatto per l’ottima riuscita di “Voci di fine estate 2018”.

«Anche se forse – ha aggiunto spiritosamente la presentatrice e direttrice artistica Daniela Cavallaro – quest’anno il nostro festival avrebbe dovuto cambiare denominazione visto che… l’estate non è mai cominciata veramente. Battute a parte, la nostra associazione ha ancora una volta dimostrato di non essere stata un “fuoco di paglia”, ma di continuare ad essere costantemente impegnata nell’organizzazione di eventi ed iniziative varie a cadenza periodica, come per l’appunto questo concorso canoro di fine estate, giunto alla quinta edizione e che si arricchisce ogni volta di sempre nuovi partecipanti provenienti da tutta la Sicilia Orientale, che si  aggiungono ai nostri concorrenti “storici” proprio perché il progetto “Emozioni e Musica” ha ormai oltrepassato i confini di Linguaglossa per proiettarsi su scala regionale. Ringraziamo tutti questi amici nonché bravi cantanti, ma anche i qualificati artisti e giornalisti che ci onorano della loro presenza in giuria e coloro che ci affiancano dietro le quinte o sotto il palco, a cominciare dai fotografi Giuseppe Gullotta, Mario Guillerno e Carmelo Petralia».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE (di Giuseppe Gullotta): Daniela Cavallaro (quinta da sinistra in piedi)  con i componenti della giuria, i primi tre classificati ed i vincitori dei premi speciali

L'articolo Linguaglossa: tante “voci” per salutare la brevissima estate 2018 sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Linguaglossa: microdiscariche sotto il ponte Gibbiotti, all’imbocco della discussa “Strada Costa”

$
0
0

Ignoti vi hanno depositato rifiuti di ogni tipo, tra cui anche materiali in amianto, estremamente pericolosi per la salute umana. A lanciare l’allarme il consulente del lavoro ed ex amministratore Nino Pavone

Non finisce di “stupire” la cosiddetta “Strada Costa” (mai denominazione fu più appropriata visto il suo… costo), ossia il lungo percorso pedonal-ciclabile che avrebbe dovuto collegare i limitrofi Comuni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia utilizzando un ramo dismesso della Circumetnea, ma che continua a rimanere incompiuto nonostante i quasi quindici milioni di euro a suo tempo spesi dalla Regione Siciliana per la realizzazione dell’opera, meritatasi il primato di “pista ciclabile più costosa al mondo” nonché, qualche anno fa, una serie di caustici servizi nel popolarissimo Tg satirico di Canale 5 “Striscia la Notizia”.

Il tratto della Strada Costa ricadente in contrada Gibbiotti, nel territorio del Comune di Linguaglossa

Adesso, all’imbocco dell’arteria nel territorio di Linguaglossa, affacciandosi dal ponte di contrada Gibbiotti si notano nelle aree sottostanti cumuli di rifiuti di vario genere (v. foto principale), tra cui pericolosi materiali in amianto, le cui polveri, se respirate, possono causare gravi patologie come l’asbestosi, il tumore alla pleura ed il carcinoma polmonare.

A lanciare l’allarme è il consulente del lavoro ed ex amministratore comunale linguaglossese Nino Pavone.

«La Strada Costa – dichiara il ragioniere Pavone – è uno dei simboli dello scandaloso spreco di risorse finanziarie pubbliche cui si è assistito negli anni passati. Basta dire che per la copertura del suo manto stradale, anziché del normale asfalto, è stato impiegato il costoso acciottolato lavico. I relativi lavori, iniziati nel 1992, dovevano essere consegnati nel 2006, ma tutto si è bloccato all’altezza della seconda galleria della ex Circumetnea.

Nino Pavone

«Il contesto ambientale in cui questo percorso incompiuto si sarebbe dovuto sviluppare rimane comunque incantevole se non fosse per alcune discariche abusive che si notano in alcuni tratti, ed in particolare affacciandosi dal ponte Gibbiotti, ricadente nel territorio di Linguaglossa. Ignoti hanno gettato da lì immondizia di ogni tipo (rifiuti organici, elettrodomestici in disuso, contenitori metallici, ecc.) tra cui materiali in amianto, notoriamente nocivi per la salute umana, specie se abbandonati a cielo aperto e lasciati in balia del vento, delle piogge e dei roghi estivi.

«Sarebbe il caso che chi di competenza disponesse un intervento urgente di bonifica di queste pericolose microdiscariche sottostanti il ponte Gibbiotti».

Rodolfo Amodeo

L'articolo Linguaglossa: microdiscariche sotto il ponte Gibbiotti, all’imbocco della discussa “Strada Costa” sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Bilanci non approvati: commissariati 19 Comuni del Catanese e 35 del Messinese

$
0
0

Tra questi Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Francavilla di Sicilia, Graniti, Linguaglossa, Mascali, Milo, Randazzo, Riposto, Santa Domenica Vittoria e Taormina

Centocinquanta commissari ad acta, inviati dall’Assessorato Regionale alle Autonomie Locali, sono in arrivo in altrettanti Comuni siciliani per la mancata approvazione dei Bilanci di Previsione Triennali relativamente agli esercizi finanziari 2018-2020.

Si sarebbe dovuto ottemperare a tale obbligo entro lo scorso 28 febbraio. La scadenza era stata poi posticipata al 31 marzo, ma ad oggi centocinquanta Comuni siciliani restano inadempienti, di cui diciannove nel Catanese e trentacinque nel Messinese.

I Comuni della provincia di Catania interessati al commissariamento sono Adrano, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Grammichele, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Milo, Palagonia, Paternò, Pedara, Randazzo, Riposto, San Pietro Clarenza, Santa Maria di Licodia, Scordia e Valverde.

I Comuni commissariati della provincia di Messina sono invece Alcara Li Fusi, Barcellona Pozzo di Gotto, Capizzi, Castel di Lucio, Ficarra, Fiumedinisi, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gioiosa Marea, Graniti, Gualtieri Sicaminò, Librizzi, Lipari, Messina, Mirto, Mistretta, Monforte San Giorgio, Mongiuffi Melia, Montagnareale, Motta d’Affermo, Pace del Mela, Patti, Roccalumera, San Fratello, San Salvatore di Fitalia, Sant’Agata di Militello, Sant’Angelo di Brolo, Santa Domenica Vittoria, Saponara, Spadafora, Taormina, Terme Vigliatore, Torregrotta, Torrenova e Villafranca Tirrena.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: Palazzo d’Orleans, sede a Palermo del Governo della Regione Siciliana

L'articolo Bilanci non approvati: commissariati 19 Comuni del Catanese e 35 del Messinese sembra essere il primo su Gazzettino online | Notizie, cronaca, politica, attualità di Catania, Messina e province.

Viewing all 163 articles
Browse latest View live