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Linguaglossa non dimentica il figlio illustre Luigi Di Bella

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La locale associazione giovanile “Ascuta” ha provveduto a ripulire dalle erbacce la facciata della casa di Via Libertà in cui, nel 1912, venne alla luce il celebre scienziato, passato alla storia per il suo controverso metodo di cura del cancro, snobbato ed ostacolato da certi “potentati”

A Linguaglossa, in Via Libertà al civico 56, è ubicata una vetusta e modestissima abitazione dove, il 18 luglio del 1912, venne alla luce un figlio illustre del Comune pedemontano etneo, ossia il professore Luigi Di Bella, noto a livello mondiale per il suo particolare metodo di cura del cancro, osteggiato da tanti “potentati” che, probabilmente, non consentirono di avviare una seria indagine scientifica sulla reale efficacia di tale multiterapia, basata sull’impiego di farmaci, ormoni e vitamine. Da quella poverissima casa Luigi Di Bella, ultimo dei tredici figli messi al mondo da Giuseppe Di Bella e Carmela Tornatore, andò via molto giovane per intraprendere una brillantissima carriera, e poche volte fece ritorno al paese natale.

La facciata della casa natale linguaglossese del Prof. Di Bella come si presentava prima dell’intervento di pulitura

All’abitazione originaria dell’insigne scienziato, deceduto a Modena nel 2003, i giovani dell’associazione linguaglossese “Ascuta” hanno dedicato l’intera mattinata della scorsa domenica per ripulire la parte esterna dell’immobile dalle erbacce e per adornarla con una fioriera di piante grasse.

«Abbiamo promosso questa iniziativa – si legge in una nota diramata dall’associazione “Ascuta” – perché crediamo nel valore della memoria, sulla quale bisogna fondare le basi di una comunità. I figli illustri e benemeriti della nostra Linguaglossa vanno dunque omaggiati e ricordati, sia pur con azioni semplici ma significative. E non a caso per la fioriera che abbiamo donato abbiamo scelto varie tipologie di piante grasse, simbolo della memoria in quanto specie vegetali molto resistenti e che hanno bisogno solo di piccole cure per mantenersi vigorose».

La fioriera donata dall’associazione “Ascuta”

L’operazione di pulitura è stata preventivamente comunicata agli eredi del compaesano illustre, i quali hanno accolto molto favorevolmente l’iniziativa. Il figlio Adolfo Di Bella, in particolare, ha manifestato l’intenzione di recarsi quanto prima a Linguaglossa per conoscere personalmente i giovani dell’associazione “Ascuta”, ai quali, per intanto, ha fatto dono del volume da lui scritto sulla vita del padre, intitolato “Il poeta della scienza” e contenente riferimenti anche all’infanzia linguaglossese del genitore.

Significativo e gratificante, inoltre, il messaggio che Adolfo Di Bella ha inviato ai giovani di “Ascuta”.  «La vostra iniziativa, soprattutto in quanto facente capo a giovani della mia terra – ha scritto il figlio dello scienziato –, non solo mi commuove, ma apporta un grande conforto per il futuro, in quanto dimostra che nonostante si sia fatto e si faccia tutto il possibile per rendere i giovani “automi obbedienti”, questo immondo progetto è destinato a fallire. Come sono solito ripetere, essere siciliani non è un merito, ma solo una fortuna della quale occorre essere degni».

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: i giovani di “Ascuta” di fronte alla casa natale del Prof. Luigi Di Bella (nel riquadro) dopo l’intervento di pulitura

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Ancora terremoti nel catanese. La più intensa a Linguaglossa

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Altre 3 scosse di terremoto in provincia di Catania ieri sera. La prima con epicentro ad 8 km da Linguaglossa, la più intensa, è stata registrata ieri alle 19,24, con una magnituto di ML 3,5 ed è stata superficiale (ipocentro a soli 2 km di profondità). La scossa è stata avvertita distintamente anche a Castiglione di Sicilia, Mojo Alcantara e Piedimonte Etneo.

Altre due scosse, sempre nella serata di ieri (21,31 e 21,50) invece hanno avuto epicentro in territorio di Biancavilla ed hanno fatto registrare una magnitudo di ML 2,1. Per entrambe le scosse l’ipocentro è stato individuato a circa 23 km di profondità.

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Linguaglossa: a lezione di compostaggio con i giovani dell’associazione “Ascùta”

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Il sodalizio ha promosso un incontro di sensibilizzazione alla particolare pratica che consente di produrre concime a costo zero nel giardino di casa. Al riguardo verrà proposto agli amministratori comunali del centro etneo un apposito regolamento incentivante. Due compostiere in legno saranno inoltre donate al locale plesso scolastico “P. Scuderi”

Uno degli argomenti del vivace dibattito riguardante l’attualissima problematica dello smaltimento dei rifiuti è la tecnica del cosiddetto “compostaggio”, ovvero la possibilità di produrre concime a costo zero per il proprio orto utilizzando gli scarti di foglie, di verdure e di frutta prodotti in casa.  Nei giorni scorsi tale buona prassi è stata ad oggetto di un interessante incontro informativo e di sensibilizzazione tenutosi a Linguaglossa su iniziativa della locale associazione giovanile “Ascùta”.

I lavori, svoltisi presso la sede della Pro Loco linguaglossese, sono stati aperti dai saluti di Raffaele Carriero, presidente di “Ascuta”, dopodiché hanno preso la parola due qualificati tecnici, ossia l’architetto Marco Terranova, noto esperto di costruzioni ecosostenibili, e Concetto Vecchio, membro dell’associazione organizzatrice dell’incontro e professionista di eco-design. I due collaborano strettamente con Danilo Pulvirenti, assessore al Comune di Augusta, insieme al quale hanno realizzato i progetti “Casa del Compost” di Ferla e “Compostiere di Comunità” ad Augusta, indicati dalla Regione Siciliana come virtuosi modelli da seguire.

Una delle due compostiere che verranno donate al plesso scolastico “P. Scuderi” di Linguaglossa

A conclusione della conferenza, l’esponente di “Ascuta”, Daniele Russo, ha sottolineato i vantaggi derivanti dal compostaggio.

«A differenza del passato  – ha spiegato Russo – questo tipo di fertilizzante può oggi essere prodotto riducendo al minimo le componenti negative e fastidiose, quali il cattivo odore e le lungaggini del processo. Nella compostiera, da collocare in uno spazio verde annesso alla propria abitazione (es.: il giardino o l’orto), vanno disposti a strati scarti quali fogliame e rifiuti organici a base di carbonio e di azoto (in pratica verdure e frutta). Il ciclo di produzione del compost va dai sei ai dodici mesi, durante i quali la miscela deve essere periodicamente smossa e mescolata. I vantaggi sono sia ambientali che economici. Per quanto concerne il primo aspetto, è infatti ovvio che più si pratica il compostaggio e meno si conferiscono in discarica gli scarti impiegati per produrlo. Dal punto di vista economico, invece, si ha la possibilità di produrre un fertilizzante a costo zero. Ma c’è di più…».

Daniele Russo ha quindi anticipato che, tra qualche giorno, l’associazione “Ascuta” protocollerà al municipio di Linguaglossa una bozza di regolamento comunale per il compostaggio in cui si prevedono delle detrazioni fiscali per i cittadini che lo praticano.

«Abbiamo in particolare previsto – ha sottolineato Russo al riguardo – che chi possiede una propria compostiera possa godere di maggiori detrazioni rispetto a chi invece utilizzerà una compostiera concessa dal Comune in comodato d’uso gratuito. Ed a proposito di compostiera, essa non è altro che una semplice “casetta” in legno, materiale non inquinante come è, invece, la plastica. Ancora una volta, dunque, la nostra associazione “Ascuta” si pone in un atteggiamento di stimolo, confronto e dialogo verso l’Amministrazione Comunale linguaglossese presentando a quest’ultima delle proposte concrete come, nella fattispecie, questo regolamento per la pratica del compostaggio, per la quale il pubblico presente all’incontro di questa sera ha mostrato parecchio interesse, formulando in merito numerose domande».

Durante l’iniziativa dei giorni scorsi sono state anche presentate le due compostiere (fornite dalla “Segheria Vecchio”) che verranno donate al locale plesso scolastico “P. Scuderi” nell’ambito di un apposito evento didattico rivolto ai bambini.

Al termine dell’incontro sul compostaggio, l’associazione giovanile “Ascuta” ha offerto al pubblico presente un piccolo rinfresco a base di frutta e bevande di stagione.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: da sinistra il presidente di “Ascuta” Raffaele Carriero, l’architetto Marco Terranova e l’esperto in eco-design Concetto Vecchio

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Corruzione: in manette il sindaco di Bronte, l’imprenditore Russo Morosoli e un funzionario del Comune di Linguaglossa. 5 arresti e 18 indagati VIDEO

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VIDEO: IL BLIZ DELLA GUARDIA DI FINANZA

Su delega della Procura della Repubblica di Catania, i Finanzieri del Comando Provinciale di Catania, nell’ambito di una vasta e complessa attività di indagine, hanno eseguito un’ordinanza emessa dal GIP di Catania con la quale veniva disposta l’applicazione degli arresti domiciliari nei confronti di:

  1. Francesco Barone (cl.1953), dirigente dell’area tecnica del Comune di Linguaglossa,
  2. Francesco Russo Morosoli  (cl. 1977), rappresentante legale della Russo Morosoli Invest s.p.a.,
  3. Agatino Simone Lo Grasso (cl. 1972)
  4. Salvatore Di Franco (cl.1960) entrambi dirigenti della predetta impresa, per plurime ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti (artt.353 c.p.), corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio (art.319 c.p.) correlati a gare pubbliche, indette per l’affidamento del servizio di trasposto a fini turistici sul versante Nord dell’Etna (pista rotabile di Piano Provenzana) negli anni 2016, 2017 e 2018 e per l’affidamento in concessione di un immobile di proprietà del Comune di Linguaglossa sito in località Monte Conca, avvenuto nell’anno 2018, nonché per il delitto di estorsione (art.629 c.p.) ai danni di dipendenti dell’emittente televisiva Ultima Tv e di sottrazione fraudolenta di beni al pagamento delle imposte (art. 11dlgs. 74/00) a carico del solo Russo Morosoli Francesco Augusto;
  5. Graziano Calanna  (cl.1971), sindaco del Comune di Bronte, per il reato di istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.), in relazione alla richiesta di utilità corruttive indebite per procedere all’affidamento ad un’impresa privata della gestione della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta dall’acquedotto comunale di Bronte.

L’ATTIVITA’ INVESTIGATIVA

Il provvedimento cautelare ha altresì disposto l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici nei confronti di Orazio Di Stefano, funzionario dell’Ente Parco dell’Etna, per il delitto di corruzione connesso alla rivelazione di segreti del proprio ufficio, e nei confronti di Galante Alessandro, appartenente alla Polizia di Stato, per concorso nel reato di turbata libertà degli incanti connesso all’immobile di Monte Conca.

LE OPERAZIONI GESTITE DA MOROSOLI

Le attività investigative condotte dai Finanzieri della Compagnia di Riposto, caratterizzate dall’esecuzione di intercettazioni telefoniche, ambientali e video, pedinamenti e appostamenti nonché dall’analisi di copiosa documentazione acquisita presso gli enti locali coinvolti, hanno reso possibile far luce su una sistematica indebita interferenza nel regolare svolgimento delle procedure di gara ad evidenza pubblica gestite dal Comune di Linguaglossa negli anni 2016, 2017 e 2018 e di rapporti privilegiati tra il gruppo Russo Morosoli e il funzionario Barone Francesco nonché sulla promessa e/o dazione di utilità in favore di pubblici ufficiali, il Barone appunto e Di Stefano Orazio, nel quadro di un contesto caratterizzato da una gestione monopolistica del settore da oltre 20 anni delle escursioni nei versanti Nord e Sud dell’Etna da parte delle aziende riconducibili al Russo Morosoli, STAR Srl e Funivia dell’Etna S.p.a. (oggi Russo Morosoli Invest S.p.a.).

IL RUOLO DEL SINDACO DI BRONTE

Nel corso delle indagini, è altresì emerso, come già accennato, che il Sindaco di Bronte, Calanna Graziano, chiedeva ad un’azienda interessata all’affidamento della gestione della manutenzione e sfruttamento dell’energia elettrica prodotta dall’acquedotto comunale di Bronte di prevedere nel piano dei pagamenti di spesa da far approvare al Comune un aumento del valore di 20.000 euro del costo del collaudo, al fine di ottenere illecitamente per sé la predetta somma. Tale disegno criminoso non si concretizzava in una dazione di utilità corruttiva in quanto l’imprenditore contattato non dava seguito alla richiesta indebita.

Sempre grazie alle attività tecniche emergeva che la società Russo Morosoli Invest S.P.A., al fine di evitare il pignoramento di somme dovute per debiti tributari pregressi e già accertati dall’Amministrazione Finanziaria, ha compiuto operazioni distrattive di liquidità per un importo di 690.000 euro, così realizzando la condotta di sottrazione fraudolenta al pagamento dell’imposte previsto dall’art. 11 D.Lgs. 74/2000.

Il Giudice per le Indagini preliminari, in relazione a tale ultima fattispecie, su richiesta di questo Ufficio ha altresì disposto con l’odierno provvedimento cautelare, nei confronti della Russo Morosoli Invest SPA e del legale rappresentante Russo Morosoli Francesco Augusto, il sequestro preventivo in via diretta e per equivalente di beni e valori per euro 690.000 nonché il sequestro delle azioni della società, al fine di impedire la reiterazione dei reati ravvisati, con contestuale nomina di un amministratore giudiziario.

E’ in corso l’esecuzione del citato sequestro e di perquisizioni domiciliari nei confronti di 18 persone indagate, finalizzate all’accertamento di ulteriori episodi illeciti emersi nel corso delle indagini, le cui posizioni sono attualmente al vaglio della Procura della Repubblica.

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Operazione Aetna, tra gli indagati un alto ufficiale della Finanza e il sindaco di Linguaglossa Puglisi

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Ci sono anche un tenente colonnello della guardia di finanza, Sergio Cerra, e un commissario capo del Corpo forestale, Luca Ferlito, tra i 26 indagati dell’inchiesta della Procura di Catania sull’affidamento della gara per escursioni sull’Etna all’imprenditore Francesco Augusto Russo Morosoli. Il primo è accusato di favoreggiamento e danneggiamento di beni destinati a un servizio pubblico, il secondo per rivelazioni del segreto d’ufficio. Il tenente colonnello Cerra, che era in servizio a Ragusa e poi trasferito Bolzano, padre di un assessore della giunta comunale di Linguaglossa estraneo all’inchiesta, avrebbe “aiutato gli indagati ad eludere le investigazioni mediante la rimozione di microspie” che suoi colleghi delle Fiamme gialle avevano piazzato negli uffici di uno degli indagati, Francesco Barone, responsabile del settore Affari generali del Comune di Linguaglossa e responsabile unico dei progetti di affidamento e servizi alle aziende del gruppo Morosoli.

La ‘disinstallazione’ è ripresa da una telecamera nascosta. Nei suoi confronti la Procura aveva chiesto una misura interdittiva, ma è stata rigettata dal Gip. Ferlito è accusato di avere fornito notizie segrete su controlli da effettuare su una ditta ‘rivale’ dell’imprenditore Morosoli, ma il Gip, che ha rigettato una richiesta cautelare nei suoi confronti, ha ritenuto “insussistenti i gravi indizi per il reato di corruzione” in concorso con Morosoli.

Tra gli indagati per turbata libertà degli incanti c’è anche il sindaco di Linguaglossa, Salvatore Puglisi, per il quale il Gip ha rigettato una richiesta cautelare avanzata dalla Procura “non essendo ritenuti i gravi indizi per il reato” contestato. Indagato anche un ‘rivale’ del gruppo Morosoli, Carmelo Cavallaro, che sarebbe stato escluso da una gara e che ai Pm ha negato di avere subito minacce e intimidazioni per non partecipare: la Procura gli contesta il reato di false informazioni ai Pm.

L’imprenditore Francesco Augusto Russo Morosoli con Salvatore Di Franco e Simone Agatino Lo Grasso, che “agivano in sinergia fra loro anche in ragione della comunità d’attività di impresa”, avevano in Francesco Barone, dirigente del Comune di Linguaglossa, il loro ‘asse di mazze’, come è definito in un’intercettazione ascoltata dalla guardia di finanza. Lo rileva il Gip Giuliana Sammartino nel disporre per loro gli arresti domiciliari e motivando il provvedimento con il loro “inserimento in una fitta rete di relazioni all’interno delle amministrazioni locali” e con la “spregiudicatezza dimostrata negli anni nel perpetrare e organizzare condotte criminose, consumate fino a data recente”.

Oltre al rischio reiterazione del reato il Gip sottolinea anche il “pericolo di inquinamento delle prove” rilevando che gli indagati “risultavano a conoscenza da tempo delle indagini del presente procedimento grazie alle capillari infiltrazioni all’interno degli uffici giudiziari”. Il Gip definisce “allarmante un accesso abusivo al sistema informatico della Procura” di Catania per “captare aggiornamenti sul fascicolo e sugli indagati”. Un comportamento che per la Procura di Catania era inserito all’interno di un’associazione per delinquere per commettere reati contro la Pubblica amministrazione, ipotesi che il Gip ha rigettato in sede di esigenze cautelari.

Secondo i Pm, Russo Morosoli quale rappresentante “della Star srl e della Funivia dell’Etna e di Ultima Tv srl” ne “era il promotore” e usava i suoi “mezzi finanziari e le relazioni consolidate con soggetti pubblici” per “mantenere e consolidare il monopolio delle sue aziende sul settore turistico sui versanti dell’Etna”. Lo avrebbe fatto anche, sostiene la Procura, “mantenendo rapporti con esponenti del mondo politico e istituzionale e utilizzando l’emittente Ultima Tv per denigrare potenziali concorrenti”. (ANSA).

I nomi delle persone indagate nell’operazione Aetna:

Francesco Augusto Russo Morosoli
Salvatore Di Franco
Francesco Barone
Biagio Ragonese
Orazio Distefano
Simone Agatino Lo Grasso
Antonio Natale Rizzo
Salvatore Puglisi (sindaco di Linguaglossa)
Concetto Bellia
Stefania Russotti
Angelo Pulvirenti (Sindaco di Nicolosi)
Graziano Calanna (Sindaco di Bronte)
Alessandro Galante
Gianluca Ferlito
Antonino De Marco
Alberto Puglisi
Sebastiano Musmeci
Sergio Cerra
Mario Taller
Gianni Trepin
Alberto Felicetti
Stefano Felice Branca
Angelo Nicotra
Orazio Consoli
Giuseppe Dentici
Carmelo Cavallaro

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Linguaglossa, sventato colpo al bancomat: intervengono i carabinieri

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La scorsa notte, grazie al tempestivo intervento di diverse pattuglie del Nucleo Radiomobile e delle Stazioni dipendenti dalla Compagnia Carabinieri di Randazzo, intervenute a seguito della preziosa telefonata di un cittadino al 112 (N.U.E.), è stato impedito il furto di uno sportello bancomat dell’agenzia del Credito Siciliano di via Roma 186 a Linguaglossa.

I criminali, tramite del materiale esplodente (acetilene o gas propano liquido sono in corso delle verifiche) hanno danneggiato in modo significativo lo sportello automatico per poi tentare addirittura di entrare nella sede della filiale cercando di sfondare i vetri blindati con l’utilizzo di mazze e altri arnesi.

L’arrivo delle pattuglie dell’Arma ha impedito ai criminali di finire l’opera costringendoli, di fatto, a fuggire via a piedi e ad abbandonare sul posto una Fiat Punto rubata poche ore prima a Fiumefreddo di Sicilia.

Sul luogo del reato sono stati effettuati dei rilievi tecnici, anche con l’aiuto degli Artificieri del Comando Provinciale di Catania, per cercare di evidenziare ogni utile traccia che possa far risalire all’identità degli autori del reato.

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Emergenza neve, diversi interventi dei Vigili del fuoco a Catania e provincia

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Da questa notte le squadre del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania sono impegnate per intervenire su buona parte del territorio provinciale a causa di situazioni critiche e di pericolo causate dalle nevicate e dalle temperature particolarmente rigide delle ultime 24 ore.

Dalla serata di ieri ad oggi, sono stati portati a termine oltre 30 interventi di soccorso per automobilisti in difficoltà o finiti fuori strada dopo aver perso il controllo del proprio veicolo, o coinvolti in incidenti stradali a causa del manto stradale ghiacciato o ricoperto di neve.

In nottata sono state soccorse anche persone che non riuscivano ad uscire dalla propria abitazione a causa della neve.

Il territorio della provincia più colpito risulta essere quello di Calatabiano, Linguaglossa, Zafferana, Santa Venerina, Acireale, Mascali, Piedimonte Etneo, San Pietro Clarenza, Ragalna, Biancavilla, Santa Maria di Licodia. Vigili del fuoco impegnati anche nel Giarrese ed in particolare nella zona di via delle Rose a Macchia , a Dagala e nell’abitato di Santa Venerina per soccorso ad automobilisti in panne per la neve.

In corso ad Adrano un intervento della squadra del locale distaccamento dei Vigili del fuoco per un incidente stradale autonomo di un autoarticolato che trasportava una gru e che si è ribaltato in via Solicchiata, in corrispondenza dell’imbocco della SS121 in direzione Catania.

In mattinata è stato attivato anche il Centro di Coordinamento dei Soccorsi presso la Prefettura di Catania.

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Piano Provenzana: salvate tre persone disperse sull’Etna

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Poco dopo le 15,00 di oggi, tre persone tra 25 e 40 anni hanno contattato la Sala Operativa del Comando dei Vigili del Fuoco di Catania per chiedere aiuto perché si trovavano in difficoltà nella zona di Piano Provenzana.

Erano disorientati e non riuscivano più a ritrovare la strada del ritorno.

Mentre la squadra del distaccamento dei Vigili del Fuoco volontari di Linguaglossa veniva inviata sui luoghi, gli operatori TAS (Topografia Applicata al Soccorso) dei Vigili del Fuoco, procedevano alla loro geolocalizzazione attraverso la rilevazione della posizione dei loro telefonini.

Alle 17,15, dopo circa due ore, la squadra dei Vigili del Fuoco di Linguaglossa è entrata in contatto visivo con il gruppo di persone, che si trovavano all’interno di una boscaglia, traendole in salvo e riportandole in una condizione di sicurezza per poterle successivamente affidare alle eventuali cure del personale sanitario.

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Linguaglossa: si ritrovano 10 anni dopo gli “Amici del ‘58”

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Una domenica di dicembre scorso gli “Amici del ‘58” si sono  ritrovati per festeggiare i 60 anni. Un primo evento si era già tenuto nel 2008, per iniziativa di Gregorio Giacca. Gli “Amici” si sono ritrovati in piazza matrice a Linguaglossa, hanno fatto colazione e dopo hanno partecipato alla santa messa  presieduta da don Orazio Barbarino. All’incontro è stata invita Adriana Vitale figlia di Antonino, scomparso anni fa. Tramite un bus la comitiva si è spostata a San Giovanni Montebello per pranzare in un noto locale.

Nel locale, tra balli e giochi si è svolta l’elezione di Miss e Mister 60 anni, titolo conquistato rispettivamente da Fina Sgroi e Nicola Consoli. In serata il gruppo si è trasferito nel centro sociale di Linguaglossa per festeggiare con i familiari, degustare dolci e ballare sino a mezzanotte.

I partecipanti sono stati: Gregorio Giacca, Cavallaro Giuseppa, Confalone Carmela, D’Amico Antonina, D’Amico Lucia, Furnari Rosa, Lo Castro Concetta, Lo Coco Filippa, Melita Franca, Pavone Maria, Raiti Angela, Savoca Maria, Scandura Lucia, Sgroi Fina, Tormanbene Antonina, Agati Vincenzo Cacciola Salvatore, Cannavò Carmelo, Coco Mario, Consoli Nicola, Cosentino Gaetano, Cosentino Sergio, Gullo Giovanni, Lo Giudice Salvatore, Miano Antonino, Vecchio Luigi, Vecchio Saro, Vecchio Rosario, Zappala Santino, Vecchio Antonino. (Adriana Vitale figlia di Antonino del ’58)

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Linguaglossa, due alunni della “Pirandello” nell’orchestra Siciliana

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L’istituto comprensivo “Guarnaccia” di Pietraperzia, è stato il centro di reclutamento, del territorio siciliano, per la costituzione della nuova Orchestra scolastica regionale siciliana.

Hanno aderito, alla selezione, oltre 250 alunni provenienti dalle varie scuole medie ad indirizzo musicale e dai licei musicali di tutta la Sicilia.

Linguaglossa, con la scuola media ad indirizzo musicale “Luigi Pirandello”, ha aderito alle selezioni puntando su sette alunni di chitarra, pianoforte, flauto e violino, e di questi, due hanno vinto le audizioni relative al proprio strumento accedendo direttamente all’ambito ruolo orchestrale.

I vincitori della scuola media ad indirizzo musicale di Linguaglossa sono Andrea Vecchio, violinista, preparato dal M° Danilo Mascali, e Mattia Strano, flautista, preparato dal M° Giuseppe Finocchiaro. Grande soddisfazione del dirigente scolastico dott.ssa Venera Marano che sottolinea il lodevole risultato dei propri alunni che rappresenteranno il territorio linguaglossese nell’orchestra Regionale Siciliana.

150 alunni di tutta la Sicilia si uniranno a Pietraperzia nei prossimi mesi per formare il programma da concerto con 5 prove orchestrali e i relativi concerti, la musica come sempre unisce e rafforza, e quella fatta fra i banchi di scuola rappresenta sempre più, una realtà ormai consolidata del nostro paese.

*foto di archivio

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A fuoco bar di Piano Provenzana. Non si esclude matrice dolosa FOTO VIDEO

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Un incendio ha incenerito il bar Grillo Parlante, ubicato in una zona isolata nella nota località sciistica di Piano Provenzana, in territorio di Linguaglossa.

Le fiamme si sono sviluppate attorno alle 3.30 della notte. Sul posto, unitamente ai carabinieri e Corpo forestale,  sono al lavoro tre squadre dei vigili del fuoco, Riposto, Linguaglossa e Catania. Non si esclude la matrice dolosa.

 

 

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Il figlio di Perlasca a Linguaglossa, Riposto e Giarre per la giornata della memoria

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L’Istituto di istruzione superiore “Michele Amari” di Giarre con il patrocinio dei Comuni di Giarre e di Riposto, del Club per l’Unesco, dell’Archeoclub sezione comprensoriale area jonico-etnea e della Fidapa Porto dell’Etna, in occasione della giornata della memoria ospiterà Franco Perlasca, figlio di Giorgio Perlasca, funzionario che durante la II guerra mondiale salvò la vita a oltre 5000 ebrei.

Franco Perlasca venerdì 25 gennaio alle ore 11,30 incontrerà gli studenti e i docenti del Liceo scientifico di Linguaglossa. Alle 18 a Riposto incontrerà l’amministrazione comunale e le associazioni Archeoclub e Fidapa Porto dell’Etna. Alle 9, sabato, al cineteatro “Garibaldi” incontrerà gli studenti e i docenti del Liceo classico e del Liceo delle scienze umane e parlerà loro di “Giorgio Perlasca: una luce oltre la nebbia dell’indifferenza”. Alle ore 12, nel municipio di Giarre, l’amministrazione comunale gli conferirà un riconoscimento.

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Linguaglossa scossa di terremoto di magnitudo 2.3

Linguaglossa, minaccia moglie e figli minorenni per poi picchiare i genitori che avevano dato rifugio alla nuora: arrestato

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I carabinieri della locale Stazione hanno arrestato nella flagranza M.B. di anni 45, poiché ritenuto responsabile di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, dominato dal vizio dell’alcool, l’altra sera è tornato a casa e, senza alcuna plausibile ragione, ha iniziato ad ingiuriare e minacciare la consorte e i figli minorenni di 5 e 8 anni. La donna, spaventata dalle minacce pronunciate dal marito, ma soprattutto angosciata per l’incolumità dei figli, ha chiesto aiuto ad un maresciallo in servizio alla Stazione di Linguaglossa (che in occasione di un analogo episodio aveva fornito alla donna il proprio recapito telefonico) il quale, tramite centrale operativa, ha consentito l’intervento nell’abitazione di una pattuglia.

I militari, dopo aver calmato l’individuo, che comunque non ha saputo giustificare la reazione d’ira, hanno accompagnato la donna e i figli nell’abitazione dei suoceri, posta al piano inferiore della stessa palazzina, dove avrebbero preferito passare la notte.

Dopo qualche ora, lasciato l’uomo in casa da solo, in apparente stato di calma, la pattuglia ha ripreso il normale servizio non potendo immaginare che lo stesso, dopo appena un quarto d’ora, colto da analogo raptus, ha raggiunto l’abitazione dei genitori e bussando insistentemente alla porta ha preteso che questi gli aprissero. Appena varcato l’uscio, l’energumeno ha prima rivolto parole ingiuriose nei confronti dei genitori per poi strattonarli violentemente e scaraventarli sul divano.

La moglie, frappostasi tra l’aggressore e le vittime, patendo il medesimo trattamento è riuscita a fuggire in strada e chiedere aiuto ai carabinieri che, giunti sul posto, non hanno potuto far altro che bloccare ed ammanettare il reo.

L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno, è stato allontanato e ristretto agli arresti domiciliari nell’abitazione di un familiare.

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Francavilla, Linguaglossa, Giardini Naxos e Fiumefreddo ricordano Sebastiano Tusa

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Anche pubblici amministratori ed operatori culturali dei Comuni pedemontani etnei e della Valle dell’Alcantara hanno espresso il proprio cordoglio per l’improvvisa e tragica dipartita dell’illustre archeologo ed assessore regionale ai Beni Culturali, deceduto a seguito del disastro aereo verificatosi ieri mattina in Etiopia. Negli ultimi mesi si era spesso recato nei loro territori per tentare di valorizzarli al meglio

Anche nei Comuni della Valle dell’Alcantara ed in quelli pedemontani etnei viene manifestato in queste ore profondo cordoglio per l’improvvisa tragica scomparsa dell’assessore regionale ai Beni Culturali Sebastiano Tusa, archeologo palermitano e docente universitario di fama internazionale.

Tusa è morto per l’attaccamento alla sua amata professione in quanto, a bordo dell’aereo etiope schiantatosi al suolo ieri mattina, si stava recando in Kenya per partecipare ai lavori di un progetto di studi archeologici promosso dall’Unesco.

Da poco meno di un anno faceva parte del Governo regionale siciliano ed aveva già personalmente visitato i vari territori dell’isola, tra cui quelli delle province di Messina e Catania, per mettere a punto insieme agli amministratori comunali ed alle associazioni locali delle strategie di valorizzazione dei rispettivi patrimoni storico-culturali.

Per Vincenzo Pulizzi, sindaco di Francavilla di Sicilia, «la dipartita del prof. Sebastiano Tusa è una notizia che ha sconvolto la nostra regione. Con lui mi ero incontrato poche settimane fa per programmare alcuni importanti eventi per la comunità francavillese, come il tricentenario dell’epica Battaglia di Francavilla del 1719 e l’inaugurazione del museo archeologico a Palazzo Cagnone. A Francavilla di Sicilia, dunque, l’Amministrazione Comunale, il Consiglio Comunale e l’intera cittadinanza partecipano al dolore della famiglia e delle istituzioni regionali per l’improvvisa scomparsa di questa grande personalità dell’archeologia e della cultura in genere».

Sebastiano Tusa (terzo da sinistra) ad una recente manifestazione del Parco Archeologico Naxos-Taormina

Contatti con Sebastiano Tusa aveva avuto in questi mesi anche Salvatore Puglisi, primo cittadino del Comune etneo di Linguaglossa, il quale ha dichiarato che «ci troviamo di fronte ad un grande lutto per la Sicilia, perché perdiamo una persona perbene, competente e disponibile all’ascolto. Con questo “amico di Linguaglossa” sono stato onorato di condividere un piccolo tratto della mia vita».

Un messaggio di cordoglio viene pure dai consiglieri comunali d’opposizione al Comune di Fiumefreddo di Sicilia. «Ci associamo al dolore dei familiari del prof. Sebastiano Tusa – scrivono Marinella Fiume, Maria Taormina, Giuseppe Nucifora e Giovanni Spinella – ricordando la profonda cultura e l’umanità che questo grande archeologo ed intellettuale siciliano ha messo al servizio della nostra terra».

Infine a Giardini Naxos, sede del Parco Archeologico “Naxos-Taormina” i cui rappresentanti hanno avuto in questi mesi strettissimi contatti con Sebastiano Tusa in quanto assessore regionale ai Beni Culturali, ha espresso il proprio cordoglio l’insegnante ed operatrice culturale Fulvia Toscano, che nello scorso maggio, da direttrice del festival letterario “NaxosLegge”, insignì l’illustre archeologo del Premio “Custodi della Bellezza” nell’ambito della manifestazione “Nostos” svoltasi a Siracusa.

Tra le principali scoperte archeologiche di Sebastiano Tusa rientrano le banchine della strada sommersa che conduce all’isola di Mozia, di fronte alla costa occidentale della Sicilia, e tre ritratti imperiali romani rinvenuti a Pantelleria (Trapani), il cui ruolo in epoca antichissima di importante crocevia commerciale è emerso proprio dagli scavi promossi dallo studioso palermitano.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO PRINCIPALE: Sebastiano Tusa con il sindaco di Francavilla di Sicilia Enzo Pulizzi  

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Linguaglossa: operatori economici in piazza per manifestare il loro malessere

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Si è tenuto questa mattina un sit-in di protesta dinnanzi all’attuale sede del municipio della cittadina etnea, che ha fatto seguito all’eclatante abbandono della seduta consiliare di qualche settimana fa. «Anziché programmare seriamente lo sviluppo turistico del territorio – si legge in una nota a margine della manifestazione odierna – la nostra Amministrazione Comunale vuole introdurre… l’imposta di soggiorno!»

Lo scorso 20 marzo un centinaio di operatori economici di Linguaglossa abbandonavano in segno di protesta i lavori della seduta straordinaria ed aperta del Consiglio Comunale tenutasi in quella data nella cittadina etnea. Questo perché da parte dell’Amministrazione Comunale non era venuta alcuna indicazione certa in merito alla programmazione economica locale ed ai termini di affidamento della gestione della strada di accesso ai crateri.

Questa mattina una quarantina di quegli operatori economici, indossando i famosi gilet gialli assurti a simbolo delle recenti proteste popolari francesi, sono scesi in piazza per tenere un sit-in dinnanzi alla sede momentanea del municipio linguaglossese (in quella ufficiale sono attualmente in corso dei lavori).

“Linguaglossa soffre: basta provvisorietà!” è stato il “grido-slogan” della manifestazione di protesta, che ha voluto essere l’iniziativa d’esordio del costituendo “Comitato Spontaneo degli Operatori Economici di Linguaglossa”, i cui rappresentanti, al termine del sit-in, hanno diramato una nota scritta per spiegare le ragioni del loro malessere.

«A distanza di poco più di una settimana da quel Consiglio Comunale di cui abbiamo abbandonato l’aula per esprimere il nostro dissenso – scrivono gli operatori economici del centro pedemontano etneo – ci viene propinata un’ulteriore “beffa”. All’ordine del giorno dell’odierna ed urgente seduta consiliare figura infatti l’introduzione a Linguaglossa… dell’imposta di soggiorno! L’Amministrazione Comunale, evidentemente, non capisce che nel nostro paese la ricettività è in grande difficoltà per la mancanza di certezze nei servizi e si spinge addirittura a mettere altre tasse per i turisti. Ci chiediamo se si tratti di un ulteriore segno della sconoscenza dello stato di salute dell’economia turistica del territorio oppure di una ritorsione per il malcontento che gli operatori economici abbiamo manifestato a conclusione del precedente Consiglio Comunale».

Rodolfo Amodeo

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Linguaglossa: i forestali si accingono ad “occupare” il Consiglio Comunale

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La manifestazione di protesta avrà luogo domani sera, venerdì 5 aprile. Le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil intendono richiamare l’attenzione del Governo regionale sui lavoratori impegnati nella salvaguardia dell’ambiente, che chiedono una riforma del loro comparto. Iniziative analoghe anche in altri Comuni etnei

Anche i Comuni etnei, con la “occupazione” delle rispettive aule consiliari, stanno aderendo alla “Giornata per la Riforma Forestale” indetta da Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil per impegnare il Governo della Regione Siciliana a rivolgere la dovuta attenzione al comparto della forestazione.

Come spiega Nino Marino, segretario regionale “Uila Sicilia”, «stavolta non abbiamo mobilitato solo i lavoratori direttamente interessati, ma anche i sindaci e le Amministrazioni Comunali: questo perché vogliamo evidenziare che i forestali sono essenziali per tutta la nostra isola. Per loro, dunque, abbiamo bisogno di stabilizzazione e di più giornate lavorative a tutela dei nostri territori».

«Stante la “sordità” del Governo della Regione Siciliana alle nostre richieste – scrivono inoltre i rappresentanti dei sindacati Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil – vogliamo simbolicamente occupare i Consigli Comunali nell’intento di promuovere azioni efficaci a tutela del territorio e di una forestazione produttiva che dia un contributo allo sviluppo socioeconomico ed ambientale. Tutto questo dando il giusto riconoscimento al lavoro svolto dai forestali organizzandolo in due sole fasce: centocinquantuno giornate e lavoro a tempo indeterminato. Vogliamo sottolineare che del lavoro forestale non si può parlare solo quando si verificano le emergenze, come le alluvioni o gli incendi, per le quali il lavoro di prevenzione resta l’effettiva arma vincente».

A tale iniziativa di protesta hanno aderito i Comuni etnei di Ragalna, Belpasso, Nicolosi, Randazzo, Bronte, Maletto, Maniace, Adrano, Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Giarre, Fiumefreddo di Sicilia, Mascali, Calatabiano, Zafferana e Milo.

A Linguaglossa, in particolare, la manifestazione di protesta (ossia l'”occupazione” dell’aula consiliare) si svolgerà domani, venerdì 5 aprile alle ore 18.00, presso il municipio del Comune pedemontano etneo, dove interverranno Andrea Cavallaro, segretario territoriale Uila Sicilia, Carmelo Coco, corrispondente Uila-Uil di Linguaglossa, e Luca Pagano della Flai-Cgil.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: il segretario regionale “Uila Sicilia” Nino Marino e, nel riquadro, Carmelo Coco, responsabile “Uila-Uil” nel Comune di Linguaglossa

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Linguaglossa: una protesta contro i “sei anni” per la gestione della strada d’accesso ai crateri

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E’ stata posta in essere ieri sera dagli operatori economici della cittadina etnea mentre in Consiglio Comunale si dibatteva sulla questione. «Nonostante la nostra disponibilità – si legge in un comunicato da essi diramato in queste ore – non siamo stati coinvolti in tali scelte. Pretendiamo progetti concreti anziché… aumenti di tasse»

Quel bando della durata di sei anni con cui l’Amministrazione Comunale di Linguaglossa intende affidare la gestione della strada di accesso ai crateri etnei non convince affatto gli operatori economici locali, che ieri sera hanno ancora una volta protestato dinnanzi alla sede provvisoria (quella ufficiale è attualmente soggetta a lavori di restauro) del locale civico consesso, riunitosi per discutere sulla questione.

«Nonostante la nostra piena disponibilità – si legge in un comunicato diramato nelle appena trascorse ore dal Comitato Spontaneo “Linguaglossa Unita per lo Sviluppo” – l’Amministrazione Comunale linguaglossese e gli esponenti della locale maggioranza consiliare  non hanno ritenuto opportuno coinvolgerci in questo tipo di scelte.

«Sta di fatto che per questo bando della durata media di sei anni non viene fornita nessuna indicazione esplicativa e programmatica né un cronoprogramma, demandando il tutto alle scelte del “tecnico comunale”.

«Torniamo pertanto a ribadire che non è certo questo il modo di promuovere un territorio, che meriterebbe invece un’offerta di servizi turistici affidabili e duraturi nel tempo.

«Nel frattempo il territorio linguaglossese rimane in forte deficit rispetto agli altri ambiti turistici del settore orientale della Sicilia. Al nostro versante Nord dell’Etna, in particolare, viene ormai da anni “preferito” il versante Sud.

«Sarà dunque per questo nostro territorio un obiettivo molto impegnativo, costoso e non certo raggiungibile in tempi brevi riuscire a recuperare credibilità presso i tour operator ed i gestori di flussi turistici.

«Ed intanto non si profila nessuna azione di aiuto alle imprese, agli artigiani ed ai commercianti locali, che vedono invece lievitare le tasse imposte loro dal Comune di Linguaglossa.

«Pertanto, parafrasando lo slogan della nostra protesta odierna, con “sei anni” non si riparte e non si va da… nessuna parte: pensiamo dunque, piuttosto, a progetti concreti».

Rodolfo Amodeo

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Linguaglossa, due scosse di terremoto nella notte

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Due scosse di terremoto con epicentro Linguaglossa sono state registrate nella notte rispettivamente alle 2,44 e alle 2,54.

La più intensa (alle 2,44) ha fatto registrare una magnitudo di 3.3 (l’altra 3.1) con epicentro a 5 km a sud-est dall’abitato di Linguaglossa ed è stato superficiale.

Non si segnalano danni a persone o cose.

 

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Linguaglossa, incendio nel deposito della nettezza urbana. Vigili del fuoco in azione

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Dalle prime ore di questa mattina, diverse unità operative dei vigili del fuoco, tra cui mezzi e uomini del distaccamento di Riposto, sono impegnati nelle complesse operazioni di spegnimento di un incendio che si è sviluppato all’interno di un deposito della nettezza urbana, in via Roma a Linguaglossa. Pesanti i danni al capannone di proprietà del Comune e gestita in comodato d’uso dalla ditta che ha in appalto il servizio. Sul posto sono presenti anche i carabinieri.

Ad andare a fuoco diversi mezzi della Camedil (6 autocompattatori e una spazzatrice), la ditta che gestisce la raccolta dei rifiuti, che oggi non potrà quindi effettuare la raccolta dei rifiuti così come comunicato anche dal sindaco Salvatore Puglisi.

L’ipotesi più probabile al momento è quella dell’origine dolosa del rogo.

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